L’ex Fortitudo Teo Alibegovic è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell’intervista.

“Il mio cuore è sempre fortitudino e seguo sempre con attenzione l’Aquila. Credo che la scelta di costruirie una squadra di veterani sia stata molto umorale già nell’estate 2017, dopo la mancata promozione. Il rischio di un veterano è che caratterialmente diventi ingombrante con gli anni e che pensi più alle cose attorno al campo che al campo stesso. Mancinelli? Mi riferisco a tutti quelli che cominciano ad avere altre idee e progetto, per cui il basket non è pià l’unica cosa. Io da veterano ho avuto la fortuna, a udine, di avere un presidente come Snaidero e un allenatore giovane ed entusiasta come Boniciolli, che penso si sia intristito dopo la partenza di due o tre giovani. Lui è un poeta cestistico, un po’ stravagante ma un artista.
Pozzecco? Scelta totalmente sbagliata, gli voglio bene ma lui non è non sarà mai un capo allenatore, è vittima del suo mito, a differenza di Esposito che ora vive il basket a livello maniacale.
La promozione? Ho dubbi, la scelta di puntare su vecchi non mi è mai piaciuta, Mancinelli, Rosselli e Cinciarini sono un po’ cupi e a volte tendono a non essere in perfetta forma e un po’ ingombranti. Per bilanciarli sarebbero serviti giovani atletici. Non l’attuale Leunen: con questa squadra in attacco se ne faranno 60-75 punti al massimo, ma in difesa? Mancio e Leunen chi possono marcare? Manca atletismo.
Le favorite? Udine, poi Fortitudo e Treviso”

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91