FORTITUDO-ROSETO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
ETERNEDILE BOLOGNA
Candi - voto 6 – (6pti, -, 0/1, 2/5) – Scorge un varco dopo quasi tre quarti di latitanza, mette due triple, e non è da tutti i cinni avere il coraggio di provarci e metterla quando in precedenza il canestro era un due di picche continuo.
Flowers - voto 7 – (18pti, 1/2, 1/7, 5/11) – Sbaglia i primi sei approcci, poi torna in vita con vitalità, dieci rimbalzi, recuperi e qualche sbavatura nel finale dove però sembra più costretto al tiro da impiccato che non figlio di egocentrismi.
Raucci - voto 7 – (6pti, -, 3/6, -) - Solo lui sa come sbucare fuori da una partita dove ha dato il proprio meglio da 4, saltando dove c’era da saltare e appoggiando dove c’era da appoggiare. Sue le giocate decisive.
Italiano - voto 6 – (5pti, -, 1/2, 1/1) - Superato a destra dal suo corrispondente tobleronico, una tripla e poco altro, tenendo l’ormone a posto pere altre occasioni
Daniel - voto 7 – (14pti, 4/8, 5/10, 0/1) - Intontito da botta iniziale, vaga come l’anziano marinaio di Coleridge alla ricerca di qualcuno che lo ascolti. Poi lo trova, e le rime sono di doppia cifra nel solo ultimo quarto.
Sorrentino - voto 6 – (5pti, -, 1/1, 1/3) - Sempre con l’impressione di ragionare troppo in orizzontale e non in verticale, che va bene nei talami ma non laddove si dovrebbe dare qualcosa in più. Però non demorde, e resta a galla specie dietro.
Montano - voto 6 – (8pti, -, 1/5, 2/8) - Dottoreggia con due triple immediate che gli fanno pensare ad una facile vendemmiata. Poi va un po’ ad infognarsi laddove Roseto vuole, e preferisce darsi al proletariato.
Carraretto - voto 5,5 – (5pti, -, 1/2, 1/5) - Sembra soffrire il fatto di non essere punta designata, con un dentro e fuori dalla panchina (anche per i falli) che non facilita il riscaldamento della mano.
Iannilli - voto 6 – (6pti, 4/6, 1/4, -) – Meglio lavorando di natiche e ancate, perché altrimenti c’è un po’ troppa precarietà e qualche persa di troppo. Almeno, i liberi della sicurezza
MEC-ENERGY ROSETO
Marulli - voto 6 – (10pti, 1/2, 0/2, 3/7) – Unica regia reale, ma più per demeriti dei compagni.
Allen - voto 6 – (9pti, -, 3/7, 1/5) – Più salti che idee.
Weaver - voto 7 – (23pti, 5/5, 6/10, 2/4) – Poco attorno a lui.
Ferraro - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/1) – Corollario.
Bryan - voto 6 – (5pti, 3/4, 1/4) – Si elide da solo con i falli, quando poteva avere spazi.
Moreno - voto 4,5 – (0pti, -, 0/1, 0/1) – Riesce in una infrazione di 8” senza avere la minima pressione.
Marini - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/2, 0/3) – Una sola fiammata, e nemmeno brutta. Ma solo questo.
Borra - voto 6,5 – (14pti, 8/9, 3/9, -) – Non si piega nemmeno a pregarlo, ma riesce comunque a dimostrare progressi a chi lo vide giovinetto.
VERBA MANENT
Boniciolli - Intanto complimenti a Roseto, che in condizioni di evidenti difficoltà fisiche ha giocato una partita gagliarda. Questo è uno sport dove non esiste il pareggio, ma io fossi un loro tifoso sarei orgoglioso di quello che hanno fatto. Noi tecnicamente abbiamo preso 22 punti nel primo quarto e 43 dopo, a prova di una svolta energetica in difesa, e continuo a dire che senza difesa noi siamo una squadra modesta. Al di là della gara con Trieste noi abbiamo sempre vinto gli ultimi quarti, con squadre meno capaci e forse più fortunate di Roseto abbiamo perso al supplementare. Qui abbiamo allungato nel finale perché loro non ne avevano più, ma questa è la pallacanestro. E sono contento perché un giocatore che veniva da un momento difficile in campo e fuori dal campo abbia dato una scossa elettrica, andando anche fuori dal sistema. Roseto ci complicava la vita e ci puniva con la loro saggezza, ma noi abbiamo fatto bene. E bene sia Gennaro che Iannilli: questo si è trovato in difficoltà a inizio stagione, il primo so quanto si impegna. Ora abbiamo un giorno di recupero, prima di un crocevia come Matera che ha appena cambiato allenatore e ha infastidito Trieste in un campionato di grande equilibrio. E’ vitale restare aggrappati al gruppone, ogni gara ha un significato profondo, e giovedì dobbiamo iniziare rispettando una squadra che è in difficoltà. Ci sarà un clima da sconfiggere, quello di giocatori che vorranno fare bene con il loro nuovo allenatore e che vorranno rompere un lungo digiuno. La nostra perimetralità? Non so quante squadre abbiano lunghi altissimi, noi siamo andati con lunghi atipici come va ora di moda: l’idea era di andare più di pick and roll, ma la carta è diversa dalla pratica. E comunque Roseto sarà squadra protagonista. Daniel? Dopo un secondo ha beccato una ditata in un occhio, poi è entrato in partita. Lo volevo per la stagione, è stato fuori a lungo, rende più in partita che non in allenamento, si è ben integrato, e dopo la sosta è normale che possa avere un inizio fresco e poi patire. Ora aspetto Quaglia, perché la mia pallacanestro ha bisogno di volti differenti. Un po’ alla volta dovremo recuperare dagli acciacchi recenti. Citando il nostro nuovo CT, siamo a tre vittorie, due pareggi e una sconfitta.
Trullo - Abbiamo fatto quello che avevamo preparato, alla fine abbiamo pagato in termini di freschezza atletica e qualche scelta offensiva. Ma devo complimentarmi con i miei, buonissima gara. Peccato per i troppi rimbalzi offensivi concessi.
Sorrentino - Io seguo le indicazioni del coach, oggi c’era bisogno di un cambio di ritmo e ho fatto quello che serviva, difendere e correre su ogni pallone. Prima, l’anno scorso ho cercato di fare lo stesso, il mio obiettivo è quello di fare bene per la squadra, facendo giocare tutti e portando come tutti il mattoncino necessario per vincerla. E’ importante dare il buon esempio a prescindere dall’anagrafe, ho anni di esperienza, ho giocato qualche anno importante più dei miei compagni di reparto, e anche questa è una cosa che mi viene chiesta dall’allenatore, dare delle fondamenta per costruire un bel palazzo. Le fondamenta magari non si vedono ma sono importanti. Alla fine cosa mi ha detto? Che sono un terrone maledetto… A parte gli scherzi, mi ha fatto i complimenti come a tutti, perché la partita era complicata. Le nostre certezze dopo queste due vittorie? Le avevamo anche prima, penso che Trieste sia stata una cosa isolata, e sapevamo che non avevamo da perdere questi jolly casalinghi. Anche il coach ha cercato di farcela dimenticare, e non penso perderemo ancora di 30 in futuro. La cosa importante in casa era vincere, il Paladozza resta il nostro fortino.
Candi - voto 6 – (6pti, -, 0/1, 2/5) – Scorge un varco dopo quasi tre quarti di latitanza, mette due triple, e non è da tutti i cinni avere il coraggio di provarci e metterla quando in precedenza il canestro era un due di picche continuo.
Flowers - voto 7 – (18pti, 1/2, 1/7, 5/11) – Sbaglia i primi sei approcci, poi torna in vita con vitalità, dieci rimbalzi, recuperi e qualche sbavatura nel finale dove però sembra più costretto al tiro da impiccato che non figlio di egocentrismi.
Raucci - voto 7 – (6pti, -, 3/6, -) - Solo lui sa come sbucare fuori da una partita dove ha dato il proprio meglio da 4, saltando dove c’era da saltare e appoggiando dove c’era da appoggiare. Sue le giocate decisive.
Italiano - voto 6 – (5pti, -, 1/2, 1/1) - Superato a destra dal suo corrispondente tobleronico, una tripla e poco altro, tenendo l’ormone a posto pere altre occasioni
Daniel - voto 7 – (14pti, 4/8, 5/10, 0/1) - Intontito da botta iniziale, vaga come l’anziano marinaio di Coleridge alla ricerca di qualcuno che lo ascolti. Poi lo trova, e le rime sono di doppia cifra nel solo ultimo quarto.
Sorrentino - voto 6 – (5pti, -, 1/1, 1/3) - Sempre con l’impressione di ragionare troppo in orizzontale e non in verticale, che va bene nei talami ma non laddove si dovrebbe dare qualcosa in più. Però non demorde, e resta a galla specie dietro.
Montano - voto 6 – (8pti, -, 1/5, 2/8) - Dottoreggia con due triple immediate che gli fanno pensare ad una facile vendemmiata. Poi va un po’ ad infognarsi laddove Roseto vuole, e preferisce darsi al proletariato.
Carraretto - voto 5,5 – (5pti, -, 1/2, 1/5) - Sembra soffrire il fatto di non essere punta designata, con un dentro e fuori dalla panchina (anche per i falli) che non facilita il riscaldamento della mano.
Iannilli - voto 6 – (6pti, 4/6, 1/4, -) – Meglio lavorando di natiche e ancate, perché altrimenti c’è un po’ troppa precarietà e qualche persa di troppo. Almeno, i liberi della sicurezza
MEC-ENERGY ROSETO
Marulli - voto 6 – (10pti, 1/2, 0/2, 3/7) – Unica regia reale, ma più per demeriti dei compagni.
Allen - voto 6 – (9pti, -, 3/7, 1/5) – Più salti che idee.
Weaver - voto 7 – (23pti, 5/5, 6/10, 2/4) – Poco attorno a lui.
Ferraro - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/1) – Corollario.
Bryan - voto 6 – (5pti, 3/4, 1/4) – Si elide da solo con i falli, quando poteva avere spazi.
Moreno - voto 4,5 – (0pti, -, 0/1, 0/1) – Riesce in una infrazione di 8” senza avere la minima pressione.
Marini - voto 6 – (4pti, 2/2, 1/2, 0/3) – Una sola fiammata, e nemmeno brutta. Ma solo questo.
Borra - voto 6,5 – (14pti, 8/9, 3/9, -) – Non si piega nemmeno a pregarlo, ma riesce comunque a dimostrare progressi a chi lo vide giovinetto.
VERBA MANENT
Boniciolli - Intanto complimenti a Roseto, che in condizioni di evidenti difficoltà fisiche ha giocato una partita gagliarda. Questo è uno sport dove non esiste il pareggio, ma io fossi un loro tifoso sarei orgoglioso di quello che hanno fatto. Noi tecnicamente abbiamo preso 22 punti nel primo quarto e 43 dopo, a prova di una svolta energetica in difesa, e continuo a dire che senza difesa noi siamo una squadra modesta. Al di là della gara con Trieste noi abbiamo sempre vinto gli ultimi quarti, con squadre meno capaci e forse più fortunate di Roseto abbiamo perso al supplementare. Qui abbiamo allungato nel finale perché loro non ne avevano più, ma questa è la pallacanestro. E sono contento perché un giocatore che veniva da un momento difficile in campo e fuori dal campo abbia dato una scossa elettrica, andando anche fuori dal sistema. Roseto ci complicava la vita e ci puniva con la loro saggezza, ma noi abbiamo fatto bene. E bene sia Gennaro che Iannilli: questo si è trovato in difficoltà a inizio stagione, il primo so quanto si impegna. Ora abbiamo un giorno di recupero, prima di un crocevia come Matera che ha appena cambiato allenatore e ha infastidito Trieste in un campionato di grande equilibrio. E’ vitale restare aggrappati al gruppone, ogni gara ha un significato profondo, e giovedì dobbiamo iniziare rispettando una squadra che è in difficoltà. Ci sarà un clima da sconfiggere, quello di giocatori che vorranno fare bene con il loro nuovo allenatore e che vorranno rompere un lungo digiuno. La nostra perimetralità? Non so quante squadre abbiano lunghi altissimi, noi siamo andati con lunghi atipici come va ora di moda: l’idea era di andare più di pick and roll, ma la carta è diversa dalla pratica. E comunque Roseto sarà squadra protagonista. Daniel? Dopo un secondo ha beccato una ditata in un occhio, poi è entrato in partita. Lo volevo per la stagione, è stato fuori a lungo, rende più in partita che non in allenamento, si è ben integrato, e dopo la sosta è normale che possa avere un inizio fresco e poi patire. Ora aspetto Quaglia, perché la mia pallacanestro ha bisogno di volti differenti. Un po’ alla volta dovremo recuperare dagli acciacchi recenti. Citando il nostro nuovo CT, siamo a tre vittorie, due pareggi e una sconfitta.
Trullo - Abbiamo fatto quello che avevamo preparato, alla fine abbiamo pagato in termini di freschezza atletica e qualche scelta offensiva. Ma devo complimentarmi con i miei, buonissima gara. Peccato per i troppi rimbalzi offensivi concessi.
Sorrentino - Io seguo le indicazioni del coach, oggi c’era bisogno di un cambio di ritmo e ho fatto quello che serviva, difendere e correre su ogni pallone. Prima, l’anno scorso ho cercato di fare lo stesso, il mio obiettivo è quello di fare bene per la squadra, facendo giocare tutti e portando come tutti il mattoncino necessario per vincerla. E’ importante dare il buon esempio a prescindere dall’anagrafe, ho anni di esperienza, ho giocato qualche anno importante più dei miei compagni di reparto, e anche questa è una cosa che mi viene chiesta dall’allenatore, dare delle fondamenta per costruire un bel palazzo. Le fondamenta magari non si vedono ma sono importanti. Alla fine cosa mi ha detto? Che sono un terrone maledetto… A parte gli scherzi, mi ha fatto i complimenti come a tutti, perché la partita era complicata. Le nostre certezze dopo queste due vittorie? Le avevamo anche prima, penso che Trieste sia stata una cosa isolata, e sapevamo che non avevamo da perdere questi jolly casalinghi. Anche il coach ha cercato di farcela dimenticare, e non penso perderemo ancora di 30 in futuro. La cosa importante in casa era vincere, il Paladozza resta il nostro fortino.