FORTITUDO - BRESCIA, IL DOPOPARTITA
Come ai vecchi tempi, si potrebbe dire, per una Fortitudo che prima passa il primo tempo a capire di cosa si tratti, poi nel terzo quarto strozza Brescia con la solita prova difensiva del dopo intervallo. La porta sul +15, poi soffre un attimo di sbandamento che permette ai lombardi di tornare a vedere la targa BO, ma alla fine la chiude senza nemmeno particolari patè d’animo. In casa è un’altra cosa, lo si sa da sempre, e basta andare a vedere la prova dei due “reprobi” di Treviso, Candi e Montano: 0/18 là, 31 punti ieri, soprattutto andando a segnare in momenti dove, attorno, non c’era poi tanta roba. Meglio così, per l’ennesima prova di gruppo, e peccato solo per qualche risultato di diretta concorrente che non facilita la corsa per i playoff.
Ce la si aspettava brutta, sporca e cattiva. Invece, la gara è stata fin troppo bella, almeno per chi preferisce gli attacchi alle difese: Brescia ha tenuto botta finchè ha potuto, poi il 21-9 del terzo quarto ha reso il finale più facile, ma non certo facilissimo. Ma, facendo 38-25 a rimbalzo e stando lì con la testa dal primo all’ultimo, si è chiusa la faccenda. Il Paladozza resta il Paladozza, con i rimpianti per il KO con Trieste, ricordando che se si faranno i playoff tanto lo si dovrà a Lestini, che proprio Trieste matò con un trentello. Se non si faranno, non dimentichiamo l’esordio “casalingo” con sconfitta, a Rimini, contro Mantova.
Ora ce ne sono 5, pari merito, per trovarsi i 3 posti rimasti disponibili. E la Fortitudo deve ringraziare il tracollo di Verona, che permette di avere nella avulsa un 2-0 che possa far pari con lo 0-2 rimasto sul groppone dopo, appunto, Trieste. Sprint bello, speriamo che possa anche essere possibile. Intanto, ci si gode una vittoria non scontata, ci si godrà la sosta per recuperare Amoroso, e amen.
Ancora un altro entusiasmo ci farà pulsare il cuore - La rivincita di Candi e Montano. La sempre maggiore verve di Flowers. Poi, chi ci segue sa che riteniamo Quaglia un giocatore che, potesse andare a Golden State, renderebbe Curry un ottimo sventola asciugamani.
Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Qualcuno sotto tono, ok. Ma l’impressione è che, quando le cose vanno bene, più che altro sembri che non ci sia bisogno di andare a chiedere sforzi a chi potrebbe anche dare ma non serve si strapazzi.