Il coach di Brescia Vincenzo Esposito è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell’intervista.

“Giocare in casa senza il proprio pubblico è sicuramente uno svantaggio, anche se questo nulla toglie al valore di Venezia. Stiamo affrontando una situazione atipica, penso sia cosi per tutti. Al momento stiamo bene. Avevamo bisogno della pausa dopo che nelle due settimane precedenti avevamo dovuto convivere con infortuni e acciacchi seguiti a tre mesi di livello clamoroso. Abbiamo ricaricato le batterie. Ora vediamo cosa dirà il campo. Giocare è fondamentale per verificare alcuni aspetti.
I cambi nei rispettivi roster? Il ruolo di Dyson è abbastanza simile a quello di Robertson. Magari il primo ha più esperienza ed è più abituato a giocare fuori dal sistema, mentre il secondo ha altre caratteristiche, producendo di solito all'interno del sistema. Dyson è reduce da una prima parte di stagione a Roma, dove ha alternato cose buone ad altre meno buone. La Fortitudo si è assicurata un giocatore importante, in poco tempo e senza avere un budget mostruoso. L'idea è stata giusta. Ora sarà il campo a confermarla o meno.
Rivelazioni del campionato? Noi non abbiamo un budget da primi sei posti Tutto quello che arriva dal sesto posto in su è un grandissimo risultato. Ora siamo terzi, ci siamo qualificati per la Coppa Italia a differenza dell'anno scorso e partecipando all'EuroCup con una wild card siamo arrivati a una partita dal qualificarci per i quarti di finale. Stiamo disputando un'ottima stagione. Lo stesso vale per la Effe, che da neopromossa ha realizzato il sogno di accedere alle Final Eight di Coppa Italia, superando pure il primo turno.
Il futuro? Ho ancora un anno di contratto con Brescia. Poi a fine anno ci si siede sempre, si valutano i programmi con la società e si decide insieme cosa fare. Durante la stagione penso solo ad arrivare il più avanti possibile”


(foto Basket Brescia Leonessa)

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