LA VIRTUS ESPUGNA CASALE E CHIUDE LA SERIE 3-1
NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO - VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 54-70 (15-25, 21-39; 36-55)
Sudando le 14 camicie che aveva pronosticato Alessandro Ramagli, e forse anche qualcuna in più, la Virtus espugna Casale Monferrato per la seconda volta in due giorni e chiude la serie per 3-1. Considerato che mancava Marco Spissu (ematoma alla coscia sinistra, da rivalutare nei prossimi giorni), l’impresa bianconera assume un valore ancora maggiore, perché fatta contro una squadra che davvero non ha mollato di un centimetro, anche quando è finita più volta sotto di 20 e oltre. Giù il cappello di fronte a Marco Ramondino e ai suoi giocatori, ma stasera giù il cappello anche di fronte alla Virtus, che ha condotto la partita dal primo all’ultimo minuto, rintuzzando ogni tentativo avversario di rimonta. Risolvendo i problemi delle altre partite - i rimbalzi offensivi concessi, la difesa sul pick n’roll e sul tiro da tre (4/30 per Casale) - la strada si è fatta in discesa, anche se c’è stato da sudare fin quasi alla sirena finale.
Parlando di singoli, bene Rosselli ed Ndoja, davvero efficaci in attacco, ma non si può non parlare dei registi. Stefano Gentile ha tirato male, però ha fatto girare molto bene la squadra e ha messo la tripla che contava nell’ultimo quarto, ancora una volta. E Lollo Penna – il protagonista meno atteso - ha giocato con cuore, grinta ed è andato in doppia cifra. Davvero una gran prova per lui.
Cronaca: la Virtus parte a razzo, subito 8-0 e con difesa e controllo dei rimbalzi. Casale inizia col pressing, e reagisce subito con un 7-0. Ma i bianconeri ci sono, e piazzano un 10-0 (7-18) con Gentile che fa girare benissimo la squadra (4 assist nel quarto). C’è spazio anche per Penna, che è presentissimo con due liberi e un recupero. La Segafredo arriva al +14 (25-11), poi Blizzard punisce la zona con un tiro da quattro, e il primo quarto finisce 15-25.
Nel secondo quarto si parte con tre minuti di brutti attacchi. Poi Penna sblocca i suoi con tabellata da otto metri, e poco dopo c’è il +15 bianconero (15-30). Si segna poco, ma a rimetterci è Casale, che sbatte contro una difesa bianconera davvero efficace, che costringe gli avversari ad appena 6 punti nel periodo. E così piano piano il vantaggio cresce ancora. Prima Penna con un piazzato, poi un libero di Michelori sulla sirena, e a metà il punteggio è 21-39.
Dopo la pausa, la Junior fa il massimo sforzo per rientrare, e mette in campo anche Mitja Nikolic, il che genera cori anti-Fortitudo da parte dei tifosi bianconeri presenti. Ndoja e Rosselli portano però la Virtus al +21 (29-50). Ramagli mette in campo anche Davide Bruttini, e la seconda unità ha qualche problema contro il pressing forsennato di Casale, che però in attacco tira da tre tutto quello che si muove, non prendendoci mai. Rosselli comunque mette due punti pesanti, Bruttini un libero, e al 30’ il vantaggio è ancora di tutto rispetto: 36-55.
La Junior ce la mette davvero tutta, ma incassa un’altra tripla di Lollo Penna. Il pressing estremo dei padroni di casa però dà i suoi frutti. L’attacco bianconero si pianta, e Casale arriva al -11 (47-58). Lawson ferma l’emorragia, e poco dopo Gentile mette una tripla cruciale (49-63). Casale semplicemente non muore mai, e ci prova in ogni maniera possibile e immaginabile. Ma quando anche Ndoja mette la tripla del 66-52 a 3’, seguita poco dopo dai liberi di Gentile, è finita davvero. Finisce 54-70, Virtus ai quarti di finale contro Roseto, che ha chiuso oggi la serie contro Legnano. Si inizia domenica prossima al PalaDozza.
Sudando le 14 camicie che aveva pronosticato Alessandro Ramagli, e forse anche qualcuna in più, la Virtus espugna Casale Monferrato per la seconda volta in due giorni e chiude la serie per 3-1. Considerato che mancava Marco Spissu (ematoma alla coscia sinistra, da rivalutare nei prossimi giorni), l’impresa bianconera assume un valore ancora maggiore, perché fatta contro una squadra che davvero non ha mollato di un centimetro, anche quando è finita più volta sotto di 20 e oltre. Giù il cappello di fronte a Marco Ramondino e ai suoi giocatori, ma stasera giù il cappello anche di fronte alla Virtus, che ha condotto la partita dal primo all’ultimo minuto, rintuzzando ogni tentativo avversario di rimonta. Risolvendo i problemi delle altre partite - i rimbalzi offensivi concessi, la difesa sul pick n’roll e sul tiro da tre (4/30 per Casale) - la strada si è fatta in discesa, anche se c’è stato da sudare fin quasi alla sirena finale.
Parlando di singoli, bene Rosselli ed Ndoja, davvero efficaci in attacco, ma non si può non parlare dei registi. Stefano Gentile ha tirato male, però ha fatto girare molto bene la squadra e ha messo la tripla che contava nell’ultimo quarto, ancora una volta. E Lollo Penna – il protagonista meno atteso - ha giocato con cuore, grinta ed è andato in doppia cifra. Davvero una gran prova per lui.
Cronaca: la Virtus parte a razzo, subito 8-0 e con difesa e controllo dei rimbalzi. Casale inizia col pressing, e reagisce subito con un 7-0. Ma i bianconeri ci sono, e piazzano un 10-0 (7-18) con Gentile che fa girare benissimo la squadra (4 assist nel quarto). C’è spazio anche per Penna, che è presentissimo con due liberi e un recupero. La Segafredo arriva al +14 (25-11), poi Blizzard punisce la zona con un tiro da quattro, e il primo quarto finisce 15-25.
Nel secondo quarto si parte con tre minuti di brutti attacchi. Poi Penna sblocca i suoi con tabellata da otto metri, e poco dopo c’è il +15 bianconero (15-30). Si segna poco, ma a rimetterci è Casale, che sbatte contro una difesa bianconera davvero efficace, che costringe gli avversari ad appena 6 punti nel periodo. E così piano piano il vantaggio cresce ancora. Prima Penna con un piazzato, poi un libero di Michelori sulla sirena, e a metà il punteggio è 21-39.
Dopo la pausa, la Junior fa il massimo sforzo per rientrare, e mette in campo anche Mitja Nikolic, il che genera cori anti-Fortitudo da parte dei tifosi bianconeri presenti. Ndoja e Rosselli portano però la Virtus al +21 (29-50). Ramagli mette in campo anche Davide Bruttini, e la seconda unità ha qualche problema contro il pressing forsennato di Casale, che però in attacco tira da tre tutto quello che si muove, non prendendoci mai. Rosselli comunque mette due punti pesanti, Bruttini un libero, e al 30’ il vantaggio è ancora di tutto rispetto: 36-55.
La Junior ce la mette davvero tutta, ma incassa un’altra tripla di Lollo Penna. Il pressing estremo dei padroni di casa però dà i suoi frutti. L’attacco bianconero si pianta, e Casale arriva al -11 (47-58). Lawson ferma l’emorragia, e poco dopo Gentile mette una tripla cruciale (49-63). Casale semplicemente non muore mai, e ci prova in ogni maniera possibile e immaginabile. Ma quando anche Ndoja mette la tripla del 66-52 a 3’, seguita poco dopo dai liberi di Gentile, è finita davvero. Finisce 54-70, Virtus ai quarti di finale contro Roseto, che ha chiuso oggi la serie contro Legnano. Si inizia domenica prossima al PalaDozza.