LA VIRTUS BATTE ANCORA TRIESTE, E VA 2-0 NELLA SERIE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ALMA TRIESTE 82-69 (25-23, 43-33; 66-52)
La serie A dista solo una vittoria. Al termine di una gara2 più combattuta della prima, ma nemmeno poi di tanto, la Virtus conquista il secondo punto e vede la linea del traguardo. La partita ha avuto un andamento simile alla prima, ma a un livello superiore: primo quarto a punteggio alto e difese allegre, poi punteggio basso e tanta “legna”. La difesa bianconera è cresciuta – ancora una volta guidata da Davide Bruttini, oggi efficace anche in attacco – e i punti di un clamoroso Michael Umeh (26 con 6/8 da tre) hanno piano piano scavato un solco che si è rivelato incolmabile per Trieste, che ha avuto punti da Green (30), che non è apparso particolarmente infortunato, e da Cavaliero (17). Per il resto onestamente non molto, con Parks che è stato tenuto a zero punti. La Virtus è stata quasi perfetta, giocando una partita di intensità superiore rispetto a gara1. C’è stato qualche momento di vuoto, ma nulla di preoccupante, e onestamente dal terzo quarto in poi la Segafredo non ha mai dato l’impressione di poterla perdere. Ora la serie si sposta a Trieste, e la Virtus ci andrà con lo scopo di non tornare al PalaDozza, ma di chiuderla prima.
Cronaca: si parte con una vera e propria ovazione per Ettore Messina, che viene chiamato sotto la curva e riceve applausi, maglie e abbracci, e poi con la coreografia dei Forever Boys dedicata alla città di Bologna. Il primo canestro è di Green, ma è la Virtus a partire forte, subito 10-4 con Rosselli e Spissu. Trieste risponde con un 8-0, ma poi si iscrivono alla partita Lawson e Umeh, mette un tiro da quattro. La Virtus sembra giocare meglio, ma Trieste sta a galla grazie a un Green clamoroso, da doppia cifra nel primo quarto. Le difese sono comunque allegre, e il punteggio è 25-23 al 10’.
La Segafredo prova la zona, e la partita di scalda su un paio di fischiate contestate dalla Virtus e dal pubblico, tra cui il terzo fallo di Ndoja. Il ritmo si abbassa tantissimo, e adesso i bianconeri difendono davvero. Bruttini si tuffa su ogni pallone, e segna anche un paio di canestri. La Segafredo conduce sempre, e prova ad allungare con Rosselli, che prima fa gioco da tre punti, poi segna altri due liberi per il 42-33. In contropiede Cavaliero fa il terzo fallo su Gentile, e a metà il punteggio è 43-33, e Green ne ha 17.
Secondo tempo, e in un minuto la Virtus è a +16 (49-33) con le triple di Gentile e Spissu. Due distrazioni di troppo, però, e Trieste rientra subito a -5 con tre triple di Cavaliero (51-46). Bruttini fa respirare i suoi con un gioco da tre punti, e poco dopo Umeh ridà la doppia cifra di vantaggio ai suoi (57-46). E nel finale di quarto la Segafredo dilaga, prima con un’altra tripla di Umeh, poi con gioco da tre punti di Gentile, anche se non convertito: 66-52 al 30’.
Ultimo quarto: Pecile sbaglia due triple. Umeh e Gentile firmano il +19 (71-52). Poi, ancora una volta, una piccola distrazione, e 7-0 Trieste, che prova a non mollare. Ma la partita è finita, e i punti della staffa – sei in fila - li mette l’MVP, Michael Umeh. Per lui 26 punti, e la Virtus vince 82-69, con tutto il palazzo che inneggia ad Alessandro Ramagli.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ALMA TRIESTE 82-69 (25-23, 43-33; 66-52)
VIRTUS: Spissu 12; Umeh 26; Spizzichini 5; Ndoja 2; Rosselli 11; Michelori NE; Oxilia NE; Gentile 6; Penna NE ; Lawson 11; Bruttini 9. All. Ramagli
TRIESTE: Parks 0; Bossi 0; Coronica 0; Green 30; Pecile 0; Baldasso 5; Gobbato NE; Simioni 0; Prandin 2; Cavaliero 17; Da Ros 13; Cittadini 2. All. Dalmasson
(foto Pierfrancesco Accardo)
La serie A dista solo una vittoria. Al termine di una gara2 più combattuta della prima, ma nemmeno poi di tanto, la Virtus conquista il secondo punto e vede la linea del traguardo. La partita ha avuto un andamento simile alla prima, ma a un livello superiore: primo quarto a punteggio alto e difese allegre, poi punteggio basso e tanta “legna”. La difesa bianconera è cresciuta – ancora una volta guidata da Davide Bruttini, oggi efficace anche in attacco – e i punti di un clamoroso Michael Umeh (26 con 6/8 da tre) hanno piano piano scavato un solco che si è rivelato incolmabile per Trieste, che ha avuto punti da Green (30), che non è apparso particolarmente infortunato, e da Cavaliero (17). Per il resto onestamente non molto, con Parks che è stato tenuto a zero punti. La Virtus è stata quasi perfetta, giocando una partita di intensità superiore rispetto a gara1. C’è stato qualche momento di vuoto, ma nulla di preoccupante, e onestamente dal terzo quarto in poi la Segafredo non ha mai dato l’impressione di poterla perdere. Ora la serie si sposta a Trieste, e la Virtus ci andrà con lo scopo di non tornare al PalaDozza, ma di chiuderla prima.
Cronaca: si parte con una vera e propria ovazione per Ettore Messina, che viene chiamato sotto la curva e riceve applausi, maglie e abbracci, e poi con la coreografia dei Forever Boys dedicata alla città di Bologna. Il primo canestro è di Green, ma è la Virtus a partire forte, subito 10-4 con Rosselli e Spissu. Trieste risponde con un 8-0, ma poi si iscrivono alla partita Lawson e Umeh, mette un tiro da quattro. La Virtus sembra giocare meglio, ma Trieste sta a galla grazie a un Green clamoroso, da doppia cifra nel primo quarto. Le difese sono comunque allegre, e il punteggio è 25-23 al 10’.
La Segafredo prova la zona, e la partita di scalda su un paio di fischiate contestate dalla Virtus e dal pubblico, tra cui il terzo fallo di Ndoja. Il ritmo si abbassa tantissimo, e adesso i bianconeri difendono davvero. Bruttini si tuffa su ogni pallone, e segna anche un paio di canestri. La Segafredo conduce sempre, e prova ad allungare con Rosselli, che prima fa gioco da tre punti, poi segna altri due liberi per il 42-33. In contropiede Cavaliero fa il terzo fallo su Gentile, e a metà il punteggio è 43-33, e Green ne ha 17.
Secondo tempo, e in un minuto la Virtus è a +16 (49-33) con le triple di Gentile e Spissu. Due distrazioni di troppo, però, e Trieste rientra subito a -5 con tre triple di Cavaliero (51-46). Bruttini fa respirare i suoi con un gioco da tre punti, e poco dopo Umeh ridà la doppia cifra di vantaggio ai suoi (57-46). E nel finale di quarto la Segafredo dilaga, prima con un’altra tripla di Umeh, poi con gioco da tre punti di Gentile, anche se non convertito: 66-52 al 30’.
Ultimo quarto: Pecile sbaglia due triple. Umeh e Gentile firmano il +19 (71-52). Poi, ancora una volta, una piccola distrazione, e 7-0 Trieste, che prova a non mollare. Ma la partita è finita, e i punti della staffa – sei in fila - li mette l’MVP, Michael Umeh. Per lui 26 punti, e la Virtus vince 82-69, con tutto il palazzo che inneggia ad Alessandro Ramagli.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ALMA TRIESTE 82-69 (25-23, 43-33; 66-52)
VIRTUS: Spissu 12; Umeh 26; Spizzichini 5; Ndoja 2; Rosselli 11; Michelori NE; Oxilia NE; Gentile 6; Penna NE ; Lawson 11; Bruttini 9. All. Ramagli
TRIESTE: Parks 0; Bossi 0; Coronica 0; Green 30; Pecile 0; Baldasso 5; Gobbato NE; Simioni 0; Prandin 2; Cavaliero 17; Da Ros 13; Cittadini 2. All. Dalmasson
(foto Pierfrancesco Accardo)