Matteo Boniciolli è stato sentito da Luca Bortolotti per Repubblica. Un estratto dell'intervista.

"La Don Bosco Prep School? Mi avevano offerto il rinnovo, trattavamo la cifra. Ma s’è tutto interrotto, in Usa si teme che il coronavirus sarà un tracollo per l’economia, il mio capo non sa se ci saranno ancora soldi per pagare un allenatore straniero. Ma questo non è importante, per tanti sarà così: solo Messina, Obradovic e pochi altri sono sereni di avere chi li paghi in futuro.
Il mondo parallelo dello sport? Abituati a lavorare giocando e giocare lavorando, destabilizza finire in una realtà molto lontana da quella in cui pensi che il dramma sia perdere la finale di Eurocup. No, scopri che il dramma è che un tuo amico sta male dall’altra parte del mondo e non puoi vederlo né parlargli. Estenderei: tutti nel quotidiano pensiamo poco alla nostra fragilità, questa diffusione improvvisa e velocissima ce l’ha sbattuta in faccia. Avremmo pensato possibile una guerra, non un virus.
Fra tanti atteggiamenti ondivaghi, apprezzo l’equilibrio di Frank Vitucci che dice che alla peggio chiuderemo il campionato, pazienza. Qui ci si spreme per capire come finire la stagione, ma che si tratti di Eurolega o C molisana il problema vero è come iniziare la prossima. Per esserci ci sarà, ma come? Andiamo verso una catastrofe economica, e allora sponsor che frattanto hanno messo i dipendenti in cassa integrazione vorranno ancora spendere per il basket? Ci sarà il budget per fare campionati professionistici? Si potranno convincere gli stranieri che venire in Italia è sicuro? Tutti dovranno accettare riduzioni salariali. Cambierà ogni cosa.
Chiudere qui? Io dico: s’aspettino venti giorni e dati più chiari, si valuti bene prima di far dichiarazioni, se no si perde ogni credibilità, come i politici che prima urlano di aprire tutto e poi sono perentori a pretendere chiusure complete. Ma sommessamente chiedo: a una squadra che ha perso tutti gli stranieri, come dici di ricominciare a giocare? E alla gente tra un mese dici "c’è il derby, venite in 6000 a palazzo"? Io non andrei, con l’ansia che quello accanto a me abbia il virus senza saperlo. E ci sono società che hanno un impianto di proprietà dove allenarsi, altre lavorano in un palazzo comunale che è stato sigillato dal sindaco per un mese: ci sarebbe equità, alla ripresa?
Avremmo risultati sportivi credibili? Non molto, mi pare.
Annullare la stagione? In uno sport coi playoff non ha senso assegnare uno scudetto a metà regular per avere una classifica per le coppe del prossimo anno. Tanto a farle sarà chi avrà soldi per iscriversi e viaggiare. Ma sono basito: si parla di vite che se ne vanno, sanità al collasso, un’economia che chissà quando e se ripartirà, e ci preoccupiamo di chi vince lo scudetto? Ma chi se ne frega "

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