VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Punter - voto 8 - In serate come queste non lascia scampo, 23 punti con 5/8 da tre. Il solco decisivo nel terzo quarto porta la sua firma.
Martin - voto 6,5 - Entra e la Virtus chiude i battenti difensivi, subito schiacciata in penetrazione e stoppata su Peric. Poi ordinaria amministrazione, ma con lui in campo le partite cambiano.
Moreira - voto 7,5 - Parte fortissimo, con 5 rimbalzi nei primi 5 minuti. Poi si mette al servizio dei compagni, chiudendo con una doppia-doppia da 10 punti e 12 rimbalzi. Un’arma in più di cui la Virtus aveva bisogno.
Pajola - voto 5.5 - Si riprende in parte dal torpore delle ultime settimane mettendo la giusta intensità difensiva. In attacco si procura due falli, ma fa 1/4 ai liberi.
Taylor - voto 6 - Una partita di pausa per il miglior giocatore del momento per la Virtus che gioca per i compagni (6 assist) e poco per se stesso, non riuscendo a trovare quasi mai gli spazi giusti. Si rivede anche un po' di nervosismo.
Baldi Rossi - voto 6 - Parte male, con alcune sviste difensive, poi si riprende, ruba palla a Da Ros andando ad inchiodare a due mani in un momento importante.
Cappelletti - voto 6,5 - Fa quello che Sacripanti vuole da lui, corre, fa girare la squadra e difende su Fernandez mandando in tilt il playmaker avversario.
Kravic - voto 7 - Anche lui in doppia-doppia (11 punti e 10 rimbalzi). Partita importante sotto al ferro, sopratutto nel secondo quarto quando sostituisce Moreira che ha problemi di falli.
Aradori - voto 5.5 - La partita passa altrove, lui si limita a mettersi al servizio della squadra, tirando poco perchè ben pressato dalla difesa triestina.
M’Baye - voto 6,5 - Il più continuo di tutti, dall’inizio alla fine è intelligente nel creare spazi per sé e per i compagni. 12 punti e una continua pressione sulla difesa dei lunghi avversari, come dimostrano i 6 falli subiti.

Sala Stampa (a cura di Valentina Calzoni)

Le parole di Stefano Sacripanti - Sono contento perchè non ci siamo nascosti. Ogni partita non è mai uguale e questa aveva un valore particolare per il campionato. È stata una partita solida dove per 32 mjnuti abbiamo fatto la miglior difesa forse del campionato poi ci siamo un po’ innervositi e forse per il punteggio che avevamo raggiunto abbiamo lasciato troppi punti, bravi anche loro a rientrare. Ne parleremo coi ragazzi ma ci godiamo per ora la sesta vittoria in sette gare. Domani sarà giorno di terapie e di un po’ di riposo in vista della partita di mercoledì che potrebbe darci il primo posto matematico e vedremo se saremo altrettanto bravi a farci trovare pronti. Allenarsi tutti porta ad avere grande intensità e la difesa vista oggi dimostra il lavoro intenso che si è fatto, senza paure. Manca Cournooh e nelle rotazioni sto ancora cercando la migliore soluzione.
Su Punter posso dire che un’idea di quando si accende ce l’abbiamo ma la teniamo per noi. Stiamo cercando di dare a Cappelletti il ruolo di play e a Pajola quello di guardia anche per questioni fisiche. Ci sono avversari che facciamo fatica a tenere in marcatura e dobbiamo fare fronte a queste situazioni. Aspettiamo David per allenarci e prepararci davvero al completo. Credo che Moreira stia dando un grande contributo, innescando nettamente i compagni ad esempio con lo short roll. Lui e Kravic hanno preso moltissimi rimbalzi e c’era grande consistenza in area. Credo abbia le gambe un po’ pesanti a causa degli allenamenti che lo fanno arrivare alla partita un po’ sovraccarico, ma penso che stia facendo esattamente quello per cui l’abbiamo voluto con noi. Ci sono ancora tanti aspetti da migliorare soprattutto sulla comunicazione in alcune giocate ma sicuramente ci sta dando un grande mano.


Le parole di Eugenio Dalmasson - Complimenti a Bologna che ha saputo tenere le redini della partita fin dalle prime battute mentre noi non ci siamo presentati nel modo giusto, e basta vedere le palle perse per avere la fotografia del match per noi. Sapevamo che Bologna era in un buon momento, ma non siamo stati bravi nell’approccio nonostante un finale orgoglioso con alcuni giocatori che sono “morti in campo” tenendo la testa alta fino alla fine. Contro la fisicità della Virtus ci voleva ben altro. Avevamo lavorato in settimana e sapevamo a cosa andavamo incontro, ma abbiamo commesso troppi errori ai quali poi era difficile rimediare soprattutto dal punto di vista psicologico. Nonostante tutto abbiamo finito sicuramente con onore rispetto a come poteva andare.

Il video, grazie a Sportptress.


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