Ieri è andato in scena il primo confronto “vero” tra Virtus e Milano - dato che le due partite di regular season erano state falsate dalle tante assenze - ed è stata una partita di Eurolega, fatta e finita. Poco spettacolo, gioco duro, livello fisico altissimo.

In una serata di pessime percentuali da ambo le parti ha vinto Milano, che è stata brava soprattutto a chiudere l’area e a dominare sotto canestro, garantendosi tanti secondi o addirittura terzi possessi con la bellezza di 17 rimbalzi offensivi. Sampson ha retto molto bene il confronto, anche come intensità, mentre Jaiteh è andato in enorme difficoltà contro i lunghi avversari, Hines su tutti.

La Virtus ha praticamente sempre inseguito, è stata brava a non mollare sul -13 e a rientrare nell’ultimo quarto, ma lo 0/2 ai liberi di Hackett ha tolto l’inerzia ai bianconeri, e Milano ha messo i canestri decisivi. 

Se ne riparlerà da domani, sapendo che in una serie di livello così alto saranno i dettagli a fare la differenza. E da parte bianconera - oltre a recuperare fisicamente qualche elemento (Weems su tutti, ieri in grossa difficoltà) - bisognerà anche essere bravi a mettere da parte il nervosismo, che ieri è comparso più volte. Un esempio su tutti: Hackett - che dopo aver disputato una partita eccellente nell’ultimo quarto si è innervosito e prima ha preso tecnico, poi ha sbagliato due liberi molto pesanti.

Se questa serie è di livello Eurolega - e lo è - è lecito aspettarsi una fisicità da Eurolega, e anche fischiate (o meglio, non fischiate) da Eurolega. La Segafredo ha tanti giocatori di esperienza, abituati a giocare questo tipo di partite, da Teodosic a Belinelli, da Hackett a Shengelia. E quindi ha tutte le carte in regola per entrare perfettamente nella serie, già a partire da domani. 

(foto Virtus Pallacanestro)

 
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