Dopo un primo tempo inguardabile, forse persino peggio di Lubiana, la Virtus si è ritrovata e si è presa una vittoria pesante contro la “solita” mai doma Venezia, che alla fine ha pagato anche le quattro partite settimanali.
La chiave bianconera - ancora una volta - è stata la difesa, che è andata a corrente alternata: 27 punti presi nel “solito” svagato primo quarto, appena 33 in tutto il secondo tempo. Ma ancora al 28’ i bianconeri erano a -15. Poi è stato trovato un quintetto che funzionava (Pajola, Hackett, Cordinier, Shengelia e Sampson), Scariolo è stato bravo a cavalcarlo ed è arrivato il parziale di 21-0 che ha ribaltato la partita, trovando anche buone percentuali al tiro dopo un primo tempo di nervosismo e “mattoni”, nel quale erano stati sbagliati tanti tiri aperti e facili appoggi.
Tra gli altri, Pajola è stato fantastico e Hackett e Shengelia hanno fatto vedere il perché sono stati presi, facendo sempre le cose giuste al momento giusto.

Nella partita di ieri si sono viste anche scelte drastiche: zero minuti per Mannion, Tessitori e Ruzzier, scampoli per Alibegovic. Il roster è sterminato, ma come il tecnico bresciano aveva predetto qualche tempo fa, in vista dei momenti chiave della stagione le rotazioni cominciano a essere asciugate: ieri in pratica si è andati con otto effettivi. Nel prossimo futuro ci saranno poi anche Belinelli ed Hervey da reinserire.

Di certo i problemi non sono tutti risolti - in primis la concentrazione e gli inizi soft - e bisognerà lavorare ancora tanto per trovare l’assetto migliore con i due nuovi arrivati, ma intanto lo si farà dal primo posto in classifica. Ieri infatti è arrivato l’aggancio a Milano - sconfitta a Brescia - e questa è un’ottima notizia in vista dello scontro diretto del 10 aprile che a questo punto può valere il primo posto in regular season.

(foto Virtus Pallacanestro)

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