Caja,"Calo fisiologico, servirebbe trovare i giusti ritmi in allenamento"

Attilio Caja è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
Un bilancio a questo momento? “Abbiamo fatto una bella rimonta, abbiamo speso tante energie per recuperare una buona posizione di classifica, dopo di che c'è stato un calo fisiologico che ha portato a qualche sconfitta. Sono stati gli ultimi possessi di queste partite ad essere stati decisivi, tranne forse quella di Torino dove sostanzialmente non abbiamo giocato. Ci poteva stare, ma è anche vero che non siamo mai riusciti ad avere una continuità di lavoro per i tanti infortuni, non siamo mai riusciti ad avere il giusto ritmo in allenamento. E questo non aiuta a migliorare la precisione dei nostri giochi, non riusciamo ad innescare i giocatori giusti: servirebbe continuare a lavorare tanto, ma la situazioni non ci ha portato ad esecuzioni eccellenti”
Che esterno state cercando sul mercato? “Intanto cerchiamo di migliorare chi c'è, portando tutti ad un livello omogeneo di forma. I vari problemi di Aradori, Sabatini prima e Vencato poi e il dover tornare da Panni”
Le tempistiche di rientro per Vencato e Sabatini? “Vencato ha una visita nel fine settimana e ne riparleremo: si era detto una quarantina di giorni, quindi a metà di aprile. Sabatini è passato oggi in palestra a dire che potrà tornare ad allenarsi con la squadra tra 20-30 giorni, ma dopo questa lunga assenza è anche da vedere come. Non è solo problema di condizione ma di sapere fare le cose con puntualità e precisione"
Questa squadra ha ancora margini di miglioramento? “Ci deve essere per forza. Abbiamo lavorato tanto ma c'è ancora tanto da fare, servirebbe lavorare insieme per un certo gruppo di tempo senza dover sempre pensare a reinserimenti e a giocatori fuori ruoli. Io sapevo cosa aspettarmi da chi avevo avuto già l'anno scorso, gli altri li ho conosciuti strada facendo. Vanno messi tutti al posto giusto, è come fare una minestra sapendo quali sono gli ingredienti giusti per gli ospiti che hai in casa. Un conto è avere le idee precise, un conto è dover fare il meglio che hai con quello che hai in frigo"
Thomas è a rischio ritiro, vista la sua problematica al ginocchio? “Mi pare un po' eccessivo. Il giocatore lo scelsi io, parlai con l'ortopedico che lo ha avuto in cura la scorsa estate e mi era stato detto di qualche problematica figlia della sua età e del fatto che il professionismo non sia una passeggiata di saluta. Ma tutte cose che non avrebbero ostacolato i 2-3 mesi in cui lo avremmo voluto in campo. Solo che in una delle prime partite giocate con noi il ginocchio ha preso una ginocchiata che ha complicato la situazione: lui è stato disponibile, ha fatto terapie per togliere i liquidi, ma faceva troppa fatica e non poteva giocare. Avrebbe potuto reggere, ma il nuovo infortunio ha complicato la situazione”
Battistini non sta andando bene: perchè non provare Menalo? “Vedo i giocatori tutti i giorni in allenamento, non penso di essere autolesionista. Nessuno è perfetto, le valutazioni possono essere sbagliate ma non ci sono preconcetti. Menalo è un ragazzo positivo, perbene, non ha problemi di comportamento”
A che punto del recupero è Gabriel? “A buon punto, poi per essere al 100% deve rientrare nei meccanismo di squadra, sia in attacco che in difesa. Domenica scorsa è andato bene, ha pagato un po' di stanchezza e questo doppio turno non aiuta. Ma dalla prossima settimana, toccando ferro, ci darà una grande mano. E' giocatore che ci può risolvere problematiche con il suo talento”
Thomas quindi non lo rivedremo più. “Nella vita c'è di sicuro solo che si deve morire, ma onestamente credo che sia difficile”