bucci valli

Il nuovo presidente della Virtus, Alberto Bucci, è stato presentato oggi in Arcoveggio.

Le prime parole, dell’addetto stampa Marco Tarozzi: “Non è una novità, Alberto fu presidente già nel gennaio 1996, ma non ha fatto solo questo”, ricordandone poi tutti i risultati sulla panchina bianconera.

Poi, parola al presidente della Fondazione, Pietro Basciano: “Quando mi sono visto con Alberto e abbiamo parlato, ho trovato un uomo con una carica che nemmeno un diciottenne; persona di grande cultura, ascoltarlo permette di avere lezioni di vita e capire quale sia il suo animo. E’ stata una scelta giusta, da parte mia e dei soci, perché lui è bolognese, conosce più di tutti noi questo mondo, ha lavorato in Virtus, ce l’ha nel cuore ed è orgoglioso di essere virtussino. E, soprattutto, ha a cuore le sorti di questa società. Quando abbiamo parlato, gli ho chiesto di darci una mano per far ripartire la Virtus, e lui non ha aspettato un secondo per dire che avrebbe dato, assieme a tutti, il proprio contributo. E io sono felice e onorato di averlo con noi: ora chiedo la massima collaborazione, il momento non è dei migliori, c’è bisogno di tutti e l’unico obiettivo è risollevarci”

Tocca poi ad Alberto Bucci. “Io ho accettato con entusiasmo, perché penso di poter dare un contributo e di poter collaborare per fare qualcosa di buono. Ora il mondo insegna a dividerci e a stare soli, ma noi siamo nati per stare con gli altri, e solo uniti si vince. La cosa più importante è la squadra, oltre che il futuro della Virtus: per me è importante ricordare che io, dalla Virtus, ho avuto cose molto belle, l’ho allenata in periodi diversi, ho ottenuto risultati, ho passato bei momenti, e devo ringraziare la società che me lo ha permesso così come devono ringraziarla i giocatori. Adesso, che il pubblico ha goduto assieme a noi di questi risultati, c’è un momento difficile: tutti quelli che hanno voluto bene alla Virtus, ora che c’è un po’ di empasse e il cuore non batte come prima, non devono dimenticare quello che dalla Virtus hanno avuto. Tutti dovrebbero essere qui ad aiutarla: gli amici si notano quando sei malato, non quando organizzi delle feste. Per questo vorrei un credito, una possibilità, perché solo insieme possiamo ripartire per un bel futuro. Se non accade, vuol dire che la gente non vuole più stare con noi, ma io non ci credo: non voglio fare appelli, ma ognuno ricordi come sia stato bello stare qui. Io ricordo quando tornai in pullman da Milano, dopo lo scudetto, con Porelli che mi fece scendere per primo. O la gioia all’aeroporto dopo la vittoria di Messina in Eurolega a Barcellona: all’epoca ci siamo goduti i successi, ora abbiamo bisogno. Non è la Virtus delle coppe, non dobbiamo pensare a chi possa essere stato il colpevole ma solo a soluzioni. Salviamoci, poi sediamoci e cerchiamo di fare qualcosa perché la Virtus migliori. Io ho questo entusiasmo, ma se domani arrivasse un presidente che volesse mettere le cose a posto, io farei non due ma cento passi indietro. Domenica si riparte, giocando proprio contro Milano: non dico che vinceremo, ma la vittoria, la voglia di fare un risultato, ha bisogno di desideri illimitati. Poi si può non vincere, ma si deve sudare e sputare sangue, unico modo per far rimanere la Virtus in serie A”.

Poi, le domande.

Saluterai la squadra? “Dirò ai ragazzi che siamo vicini a loro, e dirò a Valli di sorridere, perché ha la fiducia di tutti e la deve trasmettere ai ragazzi. E ai giocatori dirò che hanno una grande maglia”

Cosa è mancato? “L’assenza di Ray, poi quando le cose iniziano così ti viene in mente che hai perso qualche partita e te lo porti dietro. Spesso l’effetto psicologico è determinante, poi Bologna è una piazza importante, ha pretese, ed è un pubblico che vorrebbe sempre vincere. Io vorrei convincere la gente che a volte puoi ammalarti, ma non è che tu sia finito: io mi sono ammalato, ora penso di stare bene, e di cosa ho io nessuno ne parla. Finisco domenica la sesta chemio, ma non ho problemi, sto benissimo: domani posso morire perché mi investe un camion, non perché ho un tumore, e finchè ho da vivere voglio farlo come pare a me, con la voglia di credere in qualcosa. Nessuno ci darà una mano, dobbiamo darcela tra di noi, il gruppo deve unirsi al proprio interno, e solo così si salverà”

Qualche telefonata? “Ancelotti da Vancouver, o Messina che stava giocando e ci siamo sentiti dopo: lui ha detto che se c’è bisogno è disponibile in qualsiasi maniera”

Questa Virtus, come te la immagini tu che sei un sognatore ma non sei uno stupido? Hai chiesto garanzie? “Le tre volte in cui sono stato chiamato è sempre stato per vincere, forse non la prima perché Porelli voleva vincere ogni 4 anni per dare qualcosa anche agli altri per il bene del basket. Cazzola invece non voleva arrivare secondo. Questa è una squadra che ha un passo diverso: io non ho pensato niente, ho 67 anni e non so quanto vivrò ancora, e non mi interessa se verrò ricordato in caso le cose andassero male. Vorrei solo essere ricordato per uno che ha cercato di fare bene. Ora, le eventuali fotografie non mi interessano, sono contento di essere qui, e il resto passa lontano. Credo nella gente, darò tutto quello che ho e spero che facciano così anche gli altri. Sono un sognatore, ho preso un sacco di fregate, ma io ho detto alle mie figlie che è meglio prendere fregature ma avere qualche amico in più”

Contatti con Valli da qui a domenica? “Se Valli vorrà che io vada negli spogliatoi per far battere il cuore ai ragazzi e collegarlo al cervello, volentieri. Ma non deciderò io.”

Poi parla Daniele Fornaciari, che ricorda come Alberto Bucci gli sia stato simpatico da subito, essendo retrocesso con la Fortitudo al suo esordio. “Se io ho iniziato ad allenare lo devo a Beppe Lamberti, in Fortitudo. Dovevo venire in Virtus, una persona disse di no perché riteneva che un claudicante non potesse insegnare basket. Lamberti mi ha dato lo spirito, e io forse l’ho imitato. Nel 1983, quando Porelli mi corse dietro, a Fabriano quando io fui espulso per un arbitraggio indegno, mi chiese se avevo firmato e io gli risposi che dovevo pensarci. Tornai a casa con le lacrime agli occhi”



A margine, Pietro Basciano ha riferito che domenica alle 19 prima della partita con la Virtus ci sarà il Consiglio di amministrazione, poi alle 19.20 Bucci verrà presentato a tutti i soci della Fondazione. E che per questa nomina sono arrivati i complimenti di Gianni Petrucci, e un comunicato di congratulazioni da parte del presidente di Lega Marino.
UNIPOL BANCA WEEKLY, NUMERO 18
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE