Il doppio ex Paolo Moretti è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell’intervista.

“La partita non sarà affatto scontata. Pur nelle sconfitte, Pistoia è in crescita e mi sembra stia trovando lentamente la quadratura del cerchio. I ko di inizio stagione hanno insinuato nell'ambiente una certa tristezza e il dubbio che la squadra possa non essere adeguata al campionato. La partita con la Fortitudo sarà un'occasione importante per rispondere a questo interrogativo. Dal canto suo la Effe è una squadra con giocatori capaci di risolvere le partite anche quando si complicano e giocherà in casa, per cui nel pronostico gode inevitabilmente di qualche punto percentuale in più. Ma non sarà facile.
La Fortitudo? Fin qua positiva. Un fattore chiave come Aradori si è aggregato al gruppo in ritardo e poi c'è stato l'infortunio di Sims, unito al fatto che Mancinelli, pur essendo un giocatore di Serie A, aveva bisogno di tempo per ritrovare la confidenza con il campionato.
Dellosto può diventare giocatore da serie A? Non conosco nel dettaglio il ragazzo, però questa domanda si collega bene a un problema scottante: oggi non si producono più giovani di alto livello. Ci lamentiamo dello standard della Nazionale attuale, ma corriamo il rischio di recitare in futuro il celebre proverbio "si stava meglio quando si stava peggio". Quanti nostri ragazzi nati dal 1995 al 2000 giocano in Eurolega? Ho in mente Diego Flaccadori al Bayern Monaco per qualche minuto e poco altro. Ragazzi come Dellosto dovrebbero trovare sempre più spazio in Serie A.
La mia scelta di andare in C Silver a Reggio Calabria? Da tre anni e mezzo non avevo le soddisfazioni che cercavo, né ambienti che mi stimavano e mi apprezzavano per la persona che sono e per il lavoro che svolgo. Ora faccio quello che mi piace con persone serie come il manager Giuseppe Barrile e il presidente Carmelo Laganà che mi vogliono bene. Sapevo che qui non sarei più stato sotto la luce dei riflettori, ma anche che per la città di Reggio Calabria la Viola è una questione sociale. Per strada respiro l'amore della gente per il club, che è ripartito da zero con il progetto di risalire la china un passo alla volta”

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