Matteo Montano - al momento in ritiro con la Fortitudo a Trapani - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole:

Il "massacro" di cui parlava Boniciolli, allora, non è così pesante? Ieri (martedì ndr) mattina abbiamo lavorato per un paio d'ore al PalaDozza, prima di partire, poi alla sera, appena arrivati a Trapani, abbiamo svolto un'altra seduta di due ore di atletica. E stamattina abbiamo provato situazioni di 1 vs 1, 2 vs 2 e 3 vs 3, in attesa del 5 vs 5. Stiamo gradualmente caricando. Non so esattamente cosa ci aspetterà. Ma faremo sempre doppio allenamento ogni giorno. Di sicuro ci faranno lavorare.

Il clima del ritiro è sereno. Per ora va tutto bene. Non è un vero e proprio ritiro. Se vogliamo possiamo uscire al pomeriggio per una passeggiata, pranzare o cenare per conto nostro. Abbiamo spazi per noi. Oggi è arrivata la fidanzata di Italiano, Nina Zilli era già qui con Mancinelli. E domani arriverà la "mia" Rebecca.

Il sole e il mare della Sicilia non alterano l'analisi del successo di domenica a Forlì. E' stata una vittoria tutt'altro che scontata. Loro, da ultimi in classifica, erano con le spalle al muro e non è mai facile affrontare un'avversaria che deve giocarsi il tutto per tutto. Siamo stati bravi a indirizzare subito la partita come volevamo e poi a gestirla. Inanellare il terzo successo consecutivo è servito anche per essere più tranquilli adesso: affrontare due settimane di pausa dopo una sconfitta sarebbe stato pesante.

L'arrivo di Legion ha dato nuova linfa all'Aquila. E Montano non sembra soffrire la presenza di un altro tiratore. Con Forlì ho fornito una buona prestazione. So che se faccio le cose giuste, senza sbavature o ingenuità, sto in campo. E se sto in campo posso fare bene. Legion si è ambientato subito con il gruppo. E' un bravo giocatore. Testa calda? Per ora è super tranquillo. Con lui mi trovo bene, c'è sintonia. Non ho mai pensato che il suo arrivo per me fosse un problema, anzi. Era l'elemento che ci serviva per raggiungere obiettivi importanti. E poi, da quando è arrivato, siamo partito in quintetto insieme, per cui davvero non c'è alcun problema.

Con l'arrivo di Legion è cresciuto anche Knox, che ora è un fattore per la Fortitudo. Rispetto all'inizio è migliorato tanto. Non conosceva il campionato e gli serviva tempo per conoscere la città e la Fortitudo. Justin ha dimostrato che le critiche iniziali nei suoi confronti erano un po' azzardate. Ora sta facendo benissimo e si è anche aperto umanamente: abbiamo un bel rapporto.

Quello con Boniciolli com'è? So quello che vuole il meglio per il mio futuro e per la squadra. Devo essere bravo a fare quello che mi chiede e a capire come evolve la gara. Non devo ogni volta spaccare la partita, ma fare anche cose che servono a 360°. Non necessariamente uno dei miei "canestri matti".

Il paragone con i "tiri ignoranti" del Baso è latente. La telefonata a sorpresa per il compleanno di Montano induce a paragoni rischiosi. Basile è sempre stato il mio idolo. Da bambino lo studiavo e cercavo di emularlo. Per ore provavo ad imitare i suoi tiri ed il suo comportamento mai sopra le righe. I suoi "tiri ignoranti" e i miei "canestri matti"? Non esageriamo. Però, forse, un po' ci penso.

Intanto Montano è cresciuto in difesa. Devo ancora lavorare tanto sia in attacco, sia nella fase di non possesso.

E su quel fisico "da impiegato del catasto" che, ogni tanto, è oggetto di critiche. Per fortuna è un "limite" che si puà migliorare. Non penso mi precluda un futuro in Serie A. Intanto cerco di compensare con l'intuizione, capendo come si evolverà l'azione e cosa faranno gli avversari.

E la Fortitudo cosa farà? Il quarto posto è raggiungibile? Sì, secondo me anche il terzo. La Coppa Italia? Non sono ipocrita. Sarebbe stato bello giocarla e magari vincerla, ma ora pensiamo a lavorare. Sarà l'ultima pausa. Poi andremo dritti fino alla fine della stagione.

(Foto di Fabio Pozzati)

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