Matteo Montano e Marco Calvani sono stati ospiti di Sport Club, andata in onda ieri sera su èTV. Questo un estratto delle loro parole che potete ritrovare integralmente nel video della puntata.

Matteo Montano ha parlato della sua esperienza in Fortitudo: è stata super soprattutto il primo anno di A2. Boniciolli era fantastico poi, nel secondo anno è cambiato tutto. Lui era molto più cupo, molto più ansioso. Non so che cosa fosse successo, forse la presenza della Virtus... certamente lui non era lo stesso dell'anno prima. Io non ero contento di restare 35 minuti in panchina. Tra l'altro prima della pausa della coppa Italia giocai una grande partita e lui spese belle parole per me con il mio agente. Alla ripresa perdemmo una partita sciagurata contro Ferrara. La società prese Cinciarini ed io mi ritrovai improvvisamente emarginato senza che mi fosse detta una parola. A fine stagione mi disse che non aveva più nulla da trasmettermi come allenatore e così mi salutò. Non capisco perché nell'estate scorsa abbia continuamente fatto paragoni tra noi e la squadra che stava allenando. Sia io che i miei ex compagni di squadra ci chiedevamo perché non pensasse solo alla sua squadra del momento visto che già ci aveva mandato via.
Questa estate giocherò il playground dei Giardini Margherita... l'ho fatto anche l'anno scorso ma non è piacevole che ci sia una squadra come il Cus Bologna che usa un torneo per prepararsi ad una competizione ed i cui giocatori vanno in campo caricati a mille giocando ogni partita alla morte, con schemi blocchi ed organizzazione da squadra di club. Tutto questo non c'entra nulla e rovina lo spirito del torneo.


Coach Marco Calvani ha parlato della serie tra Fortitudo e Casale Monferrato. Casale ha fatto vedere cosa significa avere una società che programma ed un allenatore con il polso della sua squadra. Pozzecco merita un'altra chance il prossimo anno con una squadra costruita da lui. Ha un vissuto di basket come pochi, deve solo fare esperienza.
Gli americani sono importanti, quelli della Fortitudo erano da cambiare entrambi. Ho allenato Roberts, posso solo parlare bene di lui. Un ragazzo splendido, non fuma non beve, il primo ad arrivare in palestra e l'ultimo ad uscire. Addirittura si fermava a passare i palloni ai ragazzini delle giovanili. Una persona squisita ed un giocatore di spessore.


2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91