Era stata una estate di grandi scossoni, nel mondo Virtus, da quando Madrigali era stato estromesso, e le battaglie per rimettere in piedi una V nera il prima possibile, magari con credibilità e senza scendere più di tanto di categoria, erano di quelle che riempivano le pagine dei giornali ma senza però dare garanzie ai tifosi. Alla fine fu chiaro che le opzioni erano due: da un lato Claudio Sabatini, che cercava disperatamente un diritto di Legadue da usare per poi da lì ripartire con la Virtus da lui rilevata – dopo lunghe e sanguinose trattative – da MM, e dall’altro Paolo Francia con il diritto concessogli per una B1 con la nuova realtà chiamata Virtus1934. Sabatini sudava, faticava, aveva annusato l’aria a Imola prendendo però risposte negative, e tutto girava attorno, a questo punto, al Progresso Castelmaggiore. Squadra già fatta e finita, con patron Tudini che gongolava all’idea di alzare il prezzo della sua creatura. “La cosa si potrebbe anche fare - pokerizzava Tudini - ma qui ho avuto anche altre proposte, che renderebbero il Progresso qualcosa di unico in Italia, e comunque non ho la minima intenzione di svilire il progetto Castelmaggiore”. Venne anche fatto presente che la campagna abbonamenti era già stata aperta – non certo con necessità di transennare le biglietterie – e, comunque sia, poche ore dopo Tudini aveva già ceduto il pacchetto a Sabatini, per aprire la strada a quella che sarebbe poi diventata la Futurvirtus.

E Francia? Francia venne subito osteggiato dalla tifoseria, qualche screzio verbale con Sabatini rimase agli atti (la captatio benevolentiae di quest’ultimo faceva perno sull’antifortitudinità e su battute riguardanti la moglie di Seragnoli, mentre Francia poteva solo far riferimento a come in quei giorni il suo rivale fosse stato incensato manco fosse Padre Pio), ma intanto la squadra venne creata. Con Giordano Consolini a far da allenatore e da non indifferente possibile traino verso le vedove, e un gruppo di giocatori pescati all’ultimo e, in una realtà che 16 mesi prima faceva la finale di Eurolega, assolutamente ignoti a chi di minors non trattava. C’era Marco Bonamico come possibile testimonial (storico un suo spot radiofonico ad incentivare il tifo per la vera Virtus), ma la gente girò subito le spalle. Così, il 20 settembre 2003, all’esordio della Creatura, c’era forse più stampa che altro, quella sera.

Oltretutto il calendario della B1 era stato beffardo, perché mise subito in programma un derby con il Gira Ozzano, che da anni navigava in quelle lande all’ombra delle big cittadine, e che in panchina aveva quel Mauro Di Vincenzo che, sulla panca Fortitudo, qualche soddisfazione contro la Virtus se la era anche presa, negli eighties. Mai vista tanta stampa, collocata come sempre in una specie di galleria sopra il campo accanto a bambine che giocavano a pallavolo, mentre gli spalti erano gremiti, non certo però di tifosi Virtus.“Avevate Danilovic, avevate Nesterovic, ora siete qui in serie B” vociava la curva ozzanese, probabilmente rabboccata da non abituati alla zona, dato che di solito l’età media di chi stava dietro gli striscioni arancioneri non andava oltre i 14 anni. E, il pubblico Virtus, era composto poi soltanto da pochi simpatizzanti di Consolini e niente altro. La partita venne vinta dal Gira, 68-65, e lì iniziò il percorso della ’34. Che il primo anno giocò al Paladozza, quasi sempre nel vuoto assoluto (anche perché i prezzi dei biglietti avrebbero reso filo-sabatiniani anche i parenti stretti di Consolini, forse) mentre dall’altra parte era chiaro che il 99% della popolazione Virtus aveva scelto altro. L’anno dopo Sabatini rilevò la ’34 con l’idea di renderla una specie di nursery per i giovani bianconeri, ma alla fine ci andarono a giocare tanti reduci della Salus oltre a qualche vecchia gloria bipartizan (Barbieri, Orsini) e un giovanissimo Luca Vitali già affrancatosi dalla V nera. Giocarono un anno a Budrio, per poi sparire nell’oblio.

Per la cronaca, il tabellino di quella, quasi storica, partita.

Camst Ozzano – Virtus 1934 68-65
(16-19, 31-31, 50-49)

Ozzano - Berdini 2, Bucci 22, Agostini 6, Rinaldi 14, Alberti 2, Palmieri 8, Raschi 6, Zanella 4, Basei 6.
Virtus1934 - Angiolini 15, Benzi 12, Pilutti 7, Amoroso 2, Cantarello, Sorrentino, Cotugno 5, Perego 8, Fiasco 16.

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