Ettore Messina è stato intervistato da Vincenzo Di Schiavi sulla Gazzetta dello Sport, parlando anche del suo passato e della sfida con la Virtus.
Un estratto delle sue parole.

Lo scudetto primo obiettivo? "Confermo. I playoff di Eurolega sono un nostro obiettivo e un forte desiderio della proprietà. Lo scudetto è la priorità. La Virtus con l'arrivo di Belinelli è migliorata in profondità e potenzialità. Ma occhio all'atletismo di Brindisi e all'atipicità di Sassari, la squadra che gioca più palloni in post e che impone determinate scelte difensive. Venezia poi sta recuperando i suoi punti fermi a cominciare da Watt e resta un club di primissimo livello".

Le più belle tra le 500 panchine in serie A? "La vittoria del '98 con la Virtus, grazie al tiro da 4 di Danilovic è un gran bel ricordo. Poi la Supercoppa con Treviso: avevo appena sostituito un grande come D'Antoni che aveva vinto lo scudetto. Infine l'ultima Supercoppa con Milano, per tanti motivi, mi ha emozionato".

Della lettera aperta al mondo del basket ora cambierebbe qualcosa? "Sono contento perché molti colleghi, giocatori e arbitri hanno colto il senso della mia iniziativa. Chi non lo ha capito si è soffermato semplicemente sulle proposte che avevo avanzato. Quelle, non le riproporrei.

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