E' stato un bel flashback, roba che avrebbe fatto impazzire Marty e Doc, il risentire Matteo Boniciolli disquisire di pareggi come ai vecchi tempi. Chiaro, lì si parlava di derby e di determinate individualità, ora il mondo è un po' cambiato, ma intanto quel che conta è capire cosa stia facendo, oggi, la Fortitudo. Tre vittorie, una sconfitta e appunto due pareggi - che però non fanno classifica - per un inizio stagione dal calendario alquanto anomalo, con quattro gare su sei teoricamente in casa, ma con una trasferta (Imola) chilometricamente più vicina di quanto non siano state due delle quattro presunte casalinghe. Insomma, parlare di media inglese, come ha fatto Gennaro Sorrentino domenica, è la classica cosa per cui rispondere sono pienamente d'accordo a metà: la Fortitudo ha perso più gare casalinghe di quante non ne abbia vinte fuori, ha giocato più gare casalinghe di quante non ne abbia giocate fuori, ma visto il caos calendaristico di questo autunno non è facile trarre delle conclusioni, specie ora che si va verso una trasferta che di così lunghe non se ne vedevano dagli eroici tempi di San Severo o, andando ancora indietro nel tempo, a quando si stava in serie A

Una classifica alquanto caotica, fatta di una che vince sempre (Treviso) e altre che vanno e vengono, equilibrando il sospetto che ci potesse essere differenza tra chi l'anno scorso era in seconda categoria e chi in terza (figuratevi in quarta), con una Fortitudo che è arrivata fin qui senza tradire più di tanto le proprie qualità primaverili. Ovvero nessuno fenomeno, tanti go-to-guy, nessun re delle cifre (solo Flowers primeggia, curiosamente nelle palle recuperate), minutaggi che cercano di essere distribuiti al netto degli acciacchi sparsi qua e là. E una squadra che, di solito, gira le partite con la difesa nei secondi tempi, come se il primo servisse più che altro a prendere le misure. Poi chiaro, in casa può riuscire, in trasferta non sempre. Ma capirci qualcosa è difficile: come detto, Bologna ha giocato in "casa" quattro delle ultime cinque gare, le sue trasferte sono state quella d'esordio a Imola e quella sbilenca di Trieste, Daniel non ha mai messo il naso fuori dal Paladozza. Insomma: a voler far bilanci, si direbbero, forse, solo sciocchezze.


Matera, quindi. Prima volta in assoluto della Fortitudo in Basilicata, lasciando così solo la Val D’Aosta e il Molise illibate, che coincide con l’esordio casalingo del nuovo allenatore Gresta, recentemente arrivato dopo che Giulio Cadeo, vinta la prima con Treviglio, era andato a picco quattro volte di file. La scossa non è arrivata, almeno per quel che riguarda il risultato, dato che la prima dell’ex Jesi è stata la quinta sconfitta consecutiva per la Bawer, sul campo di Trieste. Piazza ormai da una dozzina di anni alla ex B1 o come dir si voglia, con anche recenti apparizioni ai playoff, i lucani hanno 20 punti di media dall’ala forte Okoye e 16 dall’altra ala americana Hamilton, mentre in regia prova a dare il suo il bolognese Guarino e sotto canestro lotta l’italo argentino Corral.

Si gioca giovedì sera, con annunciata diretta TV e Radio Nettuno, oltre a LNP Pass.

MAX BOCCIO E MIRELA CHIRISI SI SEPARANO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE