Le parole di Antimo Martino alla vigilia della gara interna con Treviso.

“Arriva Treviso per una partita dal fascino importante, considerando la rivalità tra le due squadre. Vogliamo fare bene, vogliamo riprenderci dopo Varese dove al di là della sconfitta il problema non è stato il risultato, dato che perdere su quel campo ci può stare eccome. Piuttosto, siamo mancati come energia, reazione, e la nostra settimana è stata improntata sulle nostre cose, sull’aumentare l’intensità e l’attenzione. Sono contento della risposta dei ragazzi, perché dopo una simile partita è normale avere un atteggiamento diverso. Siamo pronti, giocheremo davanti ad un sold out, a tantissimi tifosi pronti a sostenerci come sempre, e noi dovremo essere bravi a sviluppare sul campo la nostra partita. Loro hanno atletismo, qualità, Logan che è una delle migliori guardie del campionato, lunghe rotazioni tra i giocatori d’area, e sarà necessaria la miglior Fortitudo possibile”

Servirà capire se la Fortitudo è quella di Venezia o di Varese. “Sono state due prestazioni opposte, eccellente la prima e brutta la seconda pur ricordando il valore di Varese. Noi dobbiamo trovare il nostro equilibrio, e le nostre analisi sappiamo che non vanno fatte dopo ogni singola partita: capiremo che campionato fare con il passare del tempo, valutando anche le altre squadre. Ogni gara fa storia a sé, specie in questa pallacanestro e con questi ritmi, e considerando il calendario: oggi Venezia non è quella che sarà tra tre mesi, in certi casi affrontare Sassari o Trento dipende anche dall’eventuale loro infrasettimanale con lunga trasferta europea”

C’è meno tempo per decidere il futuro di Stephens. “A lui chiedo sempre quello che chiedo agli altri: attenzione e intensità, più di quanto non si sia visto collettivamente a Varese. Sappiamo che lui sarà con noi fino al ritorno di Sims, non stiamo facendo i raggi x alle sue prestazioni: ci deve dare quello che può sapendo che è l’ultimo arrivato e che non gli si può chiedere più di tanto. A me interessa che lui, come tutti, facciano bene: Stephens come Daniel sono lunghi verticali che hanno bisogno della squadra, e se ci sono giocatori penalizzati dalla qualità del gioco sono loro due, che non possono risolvere le cose da soli. In difesa ci aspettiamo di più da entrambi”

A Varese i migliori rimbalzisti sono stati gli esterni. “E’ una situazione che conosciamo fin dall’estate, che non abbiamo a roster grandi rimbalzisti come statistiche. Non sono cose allenabili, serve energia, desiderio, collaborazione: è un lavoro che devono fare tutti, a Varese tutti i rimbalzi di Simmons sono stati responsabilità degli esterni viste quelle che erano le rotazioni. I dati vanno interpretati in base alla partita, ma di certo ci vuole aiuto di tutti perché è qualcosa che ci porteremo dietro. Lo dico sempre, abbiamo qualità e limiti, dobbiamo evidenziare le qualità cercando di coprire o di migliorare dove ci sono limiti. E non dimentichiamo che siamo sempre senza il lungo titolare”

Quali saranno le chiavi di domani? “Noi in attacco sappiamo fare molte cose, e se ci riusciamo, se la palla si muove, c’è tanta gente che può andare a canestro. A Varese la palla è girata poco, per la prima volta dal precampionato abbiamo tirato da 3 più che da 2, e solo per pigrizia. Dobbiamo ritornare a fare quello che sappiamo: a Varese non c’è stato contropiede, mentre a Pesaro e Venezia molti punti sono arrivati in questo modo. Ma è una catena: se non difendi non prendi rimbalzi, e non fai contropiede. Poi loro hanno sempre segnato, e questo ha aumentato il loro entusiasmo così come la nostra frustrazione. Ma noi non saremo sempre così brutti.”

Può essere che molti dei tuoi non siano più abituati a momenti di difficoltà. “Sarebbe impensabile fare una cavalcata in A1 come in A2, non siamo costruiti per farlo e nessuno lo può fare. E’ scontato che i giocatori sappiano come gestire queste situazioni, tanti di loro hanno esperienza, tanti conoscevano il campo di Varese e non sono certo rimasti sorpresi. Se serviva perdere a Varese per ricordarlo, meglio che sia arrivato subito. Non penso poi che siamo andati là con la pancia piena: abbiamo fatto un buon primo quarto, facendo quello che avevamo preparato, poi sono arrivati errori su tiri ben costruiti ed errori in difesa. Il crollo del secondo quarto ha fatto il resto: da -5 a -18, poi due bombe di Aradori, poi però una bomba sotto l’ascella di Daniel. Non è stato sbagliato l’approccio, ma la reazione a quanto è successo”

Sarà una partita importante per Fantinelli. “Non gli ho parlato sulla cosa in particolare, contro Treviso ci ha già giocato: sarà per lui una sfida mai banale, ma è archiviato. Ha approcciato questo campionato molto bene e la cosa non era scontata, ma non stiamo a valutare ogni sua singola azione o partita, perché tutto deve essere fatto sul medio e lungo periodo.”

La fake news degli ultimi giorni? “Ci ha fatto molto sorridere, con interpreti e sceneggiature che sono cambiate giorno dopo giorno. Ne ho sentite di tutti i colori, smentisco categoricamente ma voglio dire che non è successo nemmeno un qualcosa di piccolo che possa essere poi stato ingigantito. Poi a Torreverde facciamo allenamenti a porte aperte, con i ragazzi accanto, genitori, persone che si possono guardare: fossero volati pugni, calci, coltelli, l’Uomo Ragno, ci sarebbero testimoni. E una cosa così evidente, fosse successa davvero, sarebbe uscita fuori. Non ha condizionato il nostro lavoro, mi interessa poco. Solo motivo di risate, poi al genio che ha inventato questa cosa dico che mettere Leunen e ‘motivi disciplinari’ nella stessa frase è una sciocchezza. Leunen? Sospeso? Non abbiamo idea di con chi abbiamo a che fare. Pensiamo a Treviso, questa cosa ci ha fatto sorridere dopo una batosta, forse ci ha aiutato. L’Uomo Ragno a Torreverde non è arrivato, e nemmeno il Joker”


Il video grazie a Sporpress



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