Le parole di Antimo Martino alla vigilia del derby interno con Ravenna.

“Dopo due trasferte sia io che i ragazzi abbiamo tantissima voglia di riabbracciare il Paladozza e sentire il calore dei nostri tifosi. In questo palazzo l’insieme dà vita a qualcosa di particolare, vogliamo tornare a giocare davanti a loro e fare bene, con l’ambizione di farlo nella maniera giusta perché una squadra importante, al di là del risultato finale, deve cercare buone prestazioni. Abbiamo lavorato in maniera regolare come d’abitudine, siamo al completo, e ci apprestiamo dopo una vittoria importante come quella a Montegranaro a dare continuità ai nostri risultati”

Un anno fa qui hai incrinato le certezze della Fortitudo, come vivrai questa gara da ex? “Leggevo di questa ricorrenza, e non ricordavo che fosse proprio un anno esatto. In quella partita avevo riconosciuto che, più di mie magie in panchina, si era creata una situazione paradossale con le seconde linee in campo perché stanco dei titolari, proprio mentre la F aveva staccato la spina. E per loro fu troppo tardi ripartire, perché in questo sport non c’è il pulsante per lo switch. Avevo lo staff a dirmi di rimettere i titolari, ma io dissi che avrei preferito perderla, ma con in campo chi aveva fatto la rimonta. E’ andata bene, ora sono su questa panchina grazie ai risultati ottenuti con una Ravenna a cui vorrò sempre bene per l’occasione datami. Ho preparato la partita al meglio, speriamo di fare bene, sarà una gara particolare così come lo sarà ancora di più quando andrò là. Ma mi conosco, alla palla a due sarò coinvolto solo dalle mie cose”

L’idea di portarti qui è nata quella sera? “Non credo sia stato solo quell’episodio, forse sono stati gli anni di Ravenna nel complesso, con l’aggiunta di quella gara, importante ma non decisiva”

Quella partita fece storia. “Se ne parla ancora, abbiamo cercato dei precedenti, e l’incredibile è stato farlo in questo palasport. Con me tutti hanno detto di non ricordare cose simili, ma ripeto: niente bravura mia o colpe di Boniciolli, solo situazioni incontrollabili che possono capitare”

Ravenna come è cambiata? “Ha fatto un buon precampionato, poi ha avuto difficoltà, ha perso male alcune partite, ma brava poi a recuperare: è in un momento positivo, in fiducia, ha giocatori che possono metterci in difficoltà e noi dovremo essere accorti, non regalare canestri facili e cercare di punire le loro lacune. Hano giocatori che possono accendersi e fare canestro sotto pressione, per cui servirà solidità su entrambe le metà campo. Possiamo avere dei vantaggi e dobbiamo essere bravi a farli sfruttare. Rispetto, hanno qualità, ma noi dobbiamo dimostrare di essere forti e di poter giocare bene fin dal primo minuto.”

Gandini e Montano hanno fatto confronti tra te e Mazzon. “La cosa non mi tocca, non vedo la necessità di fare paragoni con un allenatore molto più esperto di me e che ha avuto carriera ben diversa. So perfettamente quale è stato il mio percorso e so che percorso ha fatto Ravenna con me. Per me è importante la stima della gente, degli sponsor e della dirigenza, ricordando che siamo arrivati a competere con squadre di blasone ben superiore e sfidando, a volte vincendo, tutti a testa alta”

Dicono che per battervi serve muovervi tanto. “Ci può stare: abbiamo stazza e centimetri, giocatori lunghi e con strutture importanti. Ma in queste otto giornate abbiamo dimostrato di poter essere consistenti anche in campo aperto”

Le avversarie dicono che ammazzare la Fortitudo anche sul +11 è impossibile, è quasi auspicabile affrontarvi sul punto a punto. "Non penso sia così, abbiamo dimostrato di poter vincere anche punto a punto, a Verona siamo andati avanti ma è poi finita con risultato ravvicinato. Noi riusciamo ad essere sempre sul pezzo, concentrati, abbiamo concesso qualcosa di troppo a Mantova e Piacenza, ma non credo che andare per noi sotto di 5 o 11 cambi il nostro approccio. Siamo determinati, vogliamo vincere, ci alleniamo per farlo, e sappiamo cambiare pelle capendo quel che serve per portarla a casa"

Ci sono stati comunicati sulla sicurezza al Paladozza, un po' di tensione. "Non serve fare appelli, mi piace sottolineare la magia e l'entusiasmo di questo palasport. Al di là di alcune dinamiche in cui non voglio entrare spero ci sia supporto e atmosfera magica, e non ho dubbi che ci sarà"




(FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO BOLOGNA)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI