Mario Boni, da poco tornato alle cronache per avere appena superato i 24mila punti segnati in campionati FIP (gioca in Promozione Toscana), è stato sentito da Enrico Schiavina del Corriere di Bologna. Un estratto dell’intervista.

“Non ne ho mai abbastanza. Anche se adesso sono sdraiato sul divano per il mal di schiena, dopo la battaglia dell'altra sera. Ma lo sport fa bene e l'agonismo pure, a tutte le età. Vedo gente della mia età che corre, nuota, va in bici, scala montagne, e non capisco come facciano: io mi diverto facendo canestro. L'altra sera i dieci spettatori presenti si sono alzati ad applaudire e abbiamo fatto le foto di rito. Però c'era anche una tv locale venuta apposta. Beh, sono il primo marcatore italiano di tutti i tempi: Petrucci me la darà una medaglietta?
Mi sento parte delle minors: sono partito dal basso, arrivato a livelli altissimi e tornato indietro: più passa il tempo e più mi sento a casa, nel mio ambiente: è nelle palestre scalcinate, sui campi in linoleum, negli spogliatoi con le docce fredde, che si capisce la passione per questo gioco, la vera forza del movimento.
La Virtus? Sì, e l'ho vista bene. La squadra mi piace, non avevo dubbi su Sacripanti, che considero uno dei migliori in Italia. Mi piace la personalità di Aradori, e mi ha impressionato Kravic. Col ritorno di Martin decolleranno.
La Fortitudo? Fortissima, anche se l'ho vista dal vivo proprio l'unica volta che ha perso, a Piacenza. Ma non fa testo, mancava Hasbrouck e forse hanno pagato un po' la pressione, qualcuno si era illuso che potessero vincere sempre, cosa ovviamente impossibile. Restano la prima favorita per salire”

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