MANICA ROVERETO - CONAD BOLOGNA 55-61

Altra brutta prova offensiva per la Fortitudo, che solo grazie alla difesa vince ancora in trasferta.

Passa indenne un allucinante blackout dopo l’intervallo, ma grazie alla difesa e poco altro Bologna fa saltare Rovereto portandosi a casa il quinto successo consecutivo in trasferta e portandosi a casa una vittoria che fa classifica in attesa del big match di sabato a Santarcangelo. Difesa, difesa e difesa: poi, quando si troverà modo di far qualche punto ogni tanto le cose potranno anche migliorare ma per adesso bene così. Finchè dura. <br> <br>Qualche tamburo a suonar sotto un albero di Natale in curva (!) e a sezionar le orecchie del centinaio di persone presenti, di cui una quarantina da Bologna, e partita che inizia con mani quadrate, stavolta però senza nessuna colpa da attribuire alla temperatura dell’impianto, assolutamente regolare. Rovereto prova a dar palla al fasciatissimo Zanus Fortes, che però ad ogni giro e tiro viene facilmente bloccato da Politi, e dopo due minuti di nulla, a provar un minimo di sprint, ci va Zambrini. Cinque punti filati per il primo tentativo di ravvivare la tenzone e piccolo vantaggio di Bologna. Giuliani ne approfitta per girare subito i suoi uomini, anche se da Alibegovic e Chiappelli ne arrivano più storte che dritte: era 16-8 e diventa 18-14, forse sprecando un po’ troppo per quanto visto.
A tentar di rivitalizzare un match soporifero ci provano Nieri e Montano: il primo con cesto e recupero quando Rovereto era tornata sul -3, il secondo continuando a pompar palla con grande costrutto dando verticalità ad una manovra altrimenti troppo ristagnante. Si gioca a scacchi, con il leggero vantaggio biancoblu che non esplode e non implode: Gabellieri mette il cesto -5 e festeggia nemmeno fosse Tardelli al Santiago Bernabeu, Innocenti risponde con il +8 senza particolari moine, poi dal 30-25 la difesa allungata di Giuliani diventa una importante aggiunta al match. Che vede il vantaggio aprirsi, grazie anche ad un cesto allo scadere da Legnani praticamente da dietro il canestro: un Bluthenthal da Eurolega di qualche anno fa con meno abbronzatura, si potrebbe dire, e 39-25 al 20’.
Non essendo la qualità nel dna di questa Fortitudo, dopo la buona roba offensiva del secondo quarto torna la nebbia, con palloni sprecati sotto canestro da Politi e Montano e fluidità che, malgrado la buona volontà di un sempre lucido Montano, non riesce ad andare in campo. Buon che Rovereto poco fa per mettere davvero paura a Bologna, anche se a non segnare praticamente mai è difficile tenere il vantaggio: qualche libero tra Fumagalli e Conti, due punti di Polonara e 45-39 a un minuto dalla fine del quarto. Alibegovic forza una tripla da mille metri e 47-41 al 30’.
I disastri offensivi di Bologna continuano, in una imbarazzante dimostrazione di incapacità collettiva. Per cui Conti, tra una tripla ed un recupero, non può esimersi dal permettere, con anche la prima tripla a segno dei suoi, di sorpassare. Bologna trema, anche perché su azione non segna proprio mai: arriva qualche libero qua e là, mentre i due crinolesi arbitri faticano a trovare il bandolo della matassa. Ad essere punito è soprattutto Legnani, che vede due suoi buoni recuperi difensivi trasformati in falli; il primo cesto dal campo dopo due anni è di Nieri, dopo recupero a metà campo, ed è il 54-52 a 90” dalla fine. Legnani continua a difendere bene, e quando non lo zifolano arriva la grinta giusta per ostacolare ogni attacco di Rovereto, così un doppio 2/2 di Acquaviva e Nieri dalla lunetta allungano a 58-52. Negli ultimi 30” contro la F farebbe canestro da 3 anche un bradipo, per cui Nicoli è bravo a sfruttare la maledizione e fare -3: serve poi un libero di Innocenti e il successivo recupero di Zambrini per mettere al sicuro il risultato. Segnando un solo cesto su azione nell’ultimo quarto, se non è un record poco ci manca.
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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92