Il capitano Fortitudo Stefano Mancinelli è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell'intervista.

"Pensavo che soprattutto in casa saremmo partiti bene, ma non così bene. Abbiamo affrontato squadre difficili come Venezia, Roma e Treviso, che è comunque una formazione forte, e pure la stessa Pistoia ha buoni giocatori anche se deve ancora vincere una partita. E' chiaro che dobbiamo un po' svegliarci fuori casa.
La realtà è che è molto difficile giocare in trasferta. Noi abbiamo perso a Roma e Milano contro di loro è stata sotto di 15 punti ed è riuscita a rigirarla sono nel finale pur essendo molto più forte. Brindisi che sulla carta è più attrezzata di noi ha perso di 30 punti a Varese. Milano è stata sconfitta a Cremona, tanto per citare un al-tro risultato inatteso. Noi siamo una squadra che deve salvarsi e gli otto punti che abbiamo guadagnato ci rendono contenti e questo ci consente di essere un po' più tranquilli quando giochiamo fuori casa.
La salvezza resta l'obiettivo? Assolutamente sì. Raggiungiamo la salvezza e poi vediamo se possiamo fare qualcosa di più. Dopo le tante difficoltà di un passato ormai lontano questo è il primo anno in serie A della Fortitudo e dobbiamo stare tutti con i piedi per terra.
Cosa mi ha colpito fin qua? La mia decisione di tornare era motivata dal fatto di voler riportare la Effe in serie A. Tra i miei compagni non sono l'unico ad aver avuto questo pensiero ed è esserci riusciti ci rende molto orgogliosi. Con tutto il rispetto per le piazze in cui abbiamo giocato nelle passate stagioni, la Fortitudo deve stare con Milano, la Virtus e gli altri club del massimo campionato.
Il rientro di Sims? Lui ha più talento in attacco rispetto a Stephens e anche in difesa può darci una mano. Il suo gesto fa parte di cose che non si fanno, ma che possono succedere. Aveva sbagliato un canestro, ma ci teneva a fare bene, per cui ha avuto una reazione spropositata. E' rientrato ed è il primo a sapere che non si possono tirare pugni alle strutture quando si sbaglia. Non capiterà più"

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