In attesa di esordire in campionato, il capitano F Stefano Mancinelli ha rilasciato lunga intervista a Damiano Montanari per Stadio. Un estratto.

“Intanto sto molto meglio. Ho avuto un po’ di problemi, non importanti ma molto fastidiosi al ginocchio. Ora non sento più dolore, mi sto allenando regolarmente con il preparatore e ieri ho sostenuto il primo allenamento con la squadra. Se c’è bisogno a Jesi, io ci sono, un po’ indietro di condizione ma prontissimo. Deciderà il coach.
Imbattuti? Siamo stati molto bravi anche a fronte di molte assenze. E’ la forza di una grande squadra, e non penso che il mio rientro possa alterare l’equilibrio: se ci sono partite in cui non gioco sono contento lo stesso, l’importante è la squadra.
Avere americani che spostano aiuta, ma è tutta la squadra che fa la differenza: Leunen e Hasbrouck sono due grandi in un gruppo pieno di giocatori clamorosi. Penso ad esempio a Fantinelli, che ha il fisico e le caratteristiche per arrivare in alto.
Quello che mi ha più impressionato finora è la voglia della squadra di passarsi la palla, nessuno quest’anno pensa alle proprie statistiche: non che l’anno scorso capitasse, ma è una situazione che può capitare. Oltre alla capacità di restare concentrati per 40’: l’anno scorso partite come Treviso o Udine le avremmo perse.
Martino? E’ un ottimo allenatore e fa giocare la squadra benissimo, tutti abbiamo grande feeling con lui. Ma non voglio fare paragoni con Boniciolli, a lui tengo tanto, ha fatto tanto per la Fortitudo e per il basket italiano.
Repesa mi ha criticato per la poca voglia di tornare in difesa? Voglio un bene dell'anima a Jasmin, ma sfido chiunque a giocare 40' ogni tre giorni. Anche a 20 anni ti stanchi. Magari qualche volta non sono tornato, ma la critica mi è sembrata un po' eccessiva.
Il dopo basket? Per ora mi vedo come giocatore. Non penso ad essere presidente, allenatore o dirigente. Ho sempre gettato le basi per il mio futuro. Il signor Alibegovic mi ha criticato sostenendo che chi ha affari al di fuori della pallacanestro non possa pensare al basket. Per me è giusto pensare anche al dopo, rimanendo comunque concentrato al 100% sulla pallacanestro.
Per ora ho sposato la Fortitudo a vita e chiuderò la mia carriera con questa maglia Voglio vincere e riportare l'Aquila in Serie A. Questo potrebbe essere l'anno buono, ma è ancora lunga.”


(Foto di Fabio Pozzati / ebasket.it)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91