MALAVENTURA, L'EROE DI FORLI' 2010: LA EFFE MI E' RIMASTA NEL CUORE

Matteo Malaventura - che decise gara 5 tra Fortitudo e Forlì nel 2010 - è stato intervistato da Luca Bortolotti su Repubblica.
Ecco le parole dell'attuale giocatore dell'Eurobasket Roma:

Malaventura, come va a Roma? Sto recuperando da uno stiramento al polpaccio, per il resto la stagione da neopromossi è partita come ci aspettavamo, è una sfida stimolante per me, in una città in cui ancora non ero stato.

La Effe è nell'altro girone, difficilmente vi sfiderete... Però mi è rimasta nel cuore, ogni volta che posso torno con piacere. L'anno scorso sono venuto al PalaDozza con Ravenna, è stato emozionante ricevere tutti quegli applausi dalla Fossa. Del resto, questo pubblico ti trasmette una passione che ti entra dentro e non puoi più cancellare, e questa maglia ti resta addosso.

A quel canestro del 2010 pensa ancora? Sì, anche perchè ogni tanto qualcuno me lo ricorda. Di recente ero ospite in una radio ed è arrivato il messaggio di un tifoso di Reggio Calabria che grazie a quel cesto aveva vinto 400 euro scommettendo. Fu una bella vittoria, in una stagione in cui incontrammo Forlì forse dieci volte. Anche domenica sarà una bellissima partita con una grande cornice.

Da lì in poi però la Fortitudo visse anni bui. Come li ha visti da fuori? Ho visto una grande voglia di restare attaccati a quella che era la vera Effe, e in questo i tifosi sono stati encomiabili e sono stati fondamentali nel raggiungere quell'obiettivo. Penso sia valsa la pena fare quella lotta, un palazzo con 4800 abbonati in A2 lo dimostra.

Oggi chi incarna maggiormente lo spirito Fortitudo? Magari un bolognese come Montano, che nel 2010 si allenava con noi e con cui poi ho giocato a Napoli. Allora era piccolo, ora vedo un giocatore pronto, completo, con punti nelle mani e che gioca con grinta e faccia tosta, una dote che ne fa la persona giusta per lo spirito Fortitudo. Poi c'è Mancinelli, che conosce bene l'ambiente, sa trascinare i compagni e in A2 fa la differenza.

Il video del canestro di Matteo Malaventura a Forlì