Matteo Malaventura, l’uomo del canestro del 2010 poi cassato da Sacrati, è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell’intervista.

“La promozione Fortitudo quasi fatta mi fa molto piacere, soprattutto per il suo pubblico. Se lo merita: la sua passione non è mai venuta meno in tutti questi anni, neanche quando è stato costretto a seguire campionati molto minori.
Io sul campo la soddisfazione di vincere me l’ero presa, poi le cose fuori dal campo non dipendevano da noi. Certo fu un dispiacere, una bella storia di sport finita male. A me resta quell’emozione fortissima, alla fine di una stagione stupenda. E dopo tanti anni ogni tanto qualcuno mi ferma e me ne parla ancora.
Le cose tornano al loro posto. Sono contento perché questa che vince è una società completamente nuova, quella per cui giocai io non esiste più e tutti sanno la fine che ha fatto e per colpa di chi.
Mando un abbraccio al Mancio, con cui ho giocato insieme. Se si parla di Fortitudo lui è una istituzione. Giusto che abbia l’onore di esserne il capitano, in un momento così.
Contento per Antimo Martino, che ho avuto come allenatore a Ravenna tre anni fa. Mi ero reso conto che stava iniziando un cammino importante: grande preparazione, personalità e giuste ambizioni ma allo stesso tempo sempre misurato. Ha tutto per fare una bella carriera, mi auguro che questo sia solo un primo passo”

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