L’imolese Mattia Magrini è stato sentito da Damiano Montanari del Corriere dello Sport. Un estratto dell’intervista.

“Molti addetti ai lavori ci indicavano come una squadra un po' vecchia, un po' corta e con qualche scommessa come me. Mentre di vecchio, in questa Imola, c'è molto poco. È vero, abbiamo alcuni giocatori di 35 anni, che però in campo vanno il doppio dei ragazzini. Nelle ultime due gare casalinghe abbiamo piazzato il break decisivo nel quarto periodo, quando, se fossimo vecchi, avremmo dovuto calare di intensità. Se a questo aggiungiamo che giochiamo bene insieme e che ci divertiamo, l'ottavo posto è spiegato. I playoff? Prima di tutto dobbiamo pensare a mantenere la categoria, il nostro obiettivo stagionale. Più avanti alzeremo lo sguardo e vedremo dove saremo. L'ambizione c'è.
Io? Ho concretizzato un salto di categoria che cercavo da anni. Di questo devo ringraziare Imola come società e coach Di Paolantonio, che mi segue molto e mi aiuta a stare tranquillo. Sono felicissimo e mi sto trovando molto bene in questo contesto, anche grazie ai miei compagni di squadra che mi trattano come se giocassi da anni in questa categoria. Nelle ultime gare sono anche partito in quintetto, un "premio" di cui sono molto contento. Non mi interessa giocare 3' o 30'. L'importante è il bene della squadra.
L’ispirazione? Mi sono "innamorato" di Basile guardandolo in televisione quando giocava in Fortitudo. Ho fatto parte dell'Italia Under 18. Sogno di vestire un giorno, come fece lui, la maglia della Nazionale maggiore”

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