Il colpo dell’estate, tanto che anche i giornali nazionali l’hanno definita la risposta al mercato di Milano. L’affare Teodosic è giunto quindi alla conclusione, con il matrimonio che c’è stato dopo mesi di alti e bassi, timori che fosse una delle più classiche delle fake news, sberleffi (“ok, lo mettete in squadra assieme a Kobe”), rilanci e tutto il menu delle più classiche delle telenovele estive. Tanto che ancora ieri qualche organo di stampa riteneva impossibile la firma del giocatore. Poi, facendo nascere la più bella delle febbri del sabato sera, l’ufficialità della cosa. Comunicata dalla società in modo abbastanza scarno, ma sufficiente per terminare mesi di attesa.

Triennale da cifre che a Bologna non si vedevano da tempo: più di 5 e meno di 6 milioni netti, per l’ex Clippers, con bonus nel caso di risultati positivi. E, probabilmente, una scommessa molto meno rischiosa di quanto non lo fosse stata, nella scorsa primavera, quella di Chalmers. Giocatore dal grande pedigree, ma che forse in Virtus rimarrà nella storia più per le foto dei propri vini che non per i risultati sul campo, al netto del dignitoso rendimento in Coppa.

Ora, però, alla Virtus serve chiudere il mercato dando a Teodosic – che vedremo in città dopo i Mondiali – una squadra all’altezza delle aspettative di un pubblico che sta già sognando. Per adesso, è palese che la Bologna bianconera stia ragionando non più in vista raggiungimento dei playoff, ma qualcosa di più.

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