La situazione Covid ha portato domenica scorsa Cantù a giocare contro Milano con una strana coppia in panchina, ovvero Christian Di Giuliomaria come capo allenatore (e una curiosa statistica lo mette tra gli allenatori più alti mai visti, in una classifica dove in testa c'è l'indimenticato Kreso Cosic) e l'ex Fortitudo Maarten Leunen a fare da vice in campo. Qualche suo commento, riportato da La Provincia.

"È stata una serata strana ma anche interessante, perché mi ha dato l'opportunità di allenare la squadra. Nella stranezza generale, ho trovato un lato divertente: non capita tutti i giorni di vedere un club che si fida così tanto di giocatore, è un gesto di grande rispetto, fiducia e responsabilità che la società mi ha dimostrato.
E più difficile del previsto. Mi sono ritrovato più volte a pensare unicamente alla squadra e non a quello che avrei dovuto fare io in campo. È stato difficile da gestire, non lo nascondo. Per fortuna ho avuto l'aiuto di Di Giuliomaria, con cui ho giocato in passato. È una persona che rispetto molto, non è stato facile neanche per lui perché non conosceva il gruppo né il nostro sistema di gioco. Ma lui conosce il basket e questo è stato di grande aiuto.
Fare il coach a tempo pieno? Non lo so, davvero. Ma so di avere a mia disposizione una grande conoscenza del gioco. Mi relaziono molto bene con i giocatori e credo che potrei persino portare alcuni nuovi pensieri e alcune nuove idee di gioco. In cuor mio mi piacerebbe provare ma non ne sono ancora così sicuro: deciderò quando smetterò di giocare"


(foto Fortitudo Pallacanestro 103 - Valentino Orsini)

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