Dopo la splendida prova di Jesi Leo Candi è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco le sue parole: A Jesi siamo riusciti a conquistare due punti fondamentali in vista dei playoff. Ora dobbiamo rimanere concentrati. Mancano tre partite che saranno tre finali. Le affronteremo una alla volta. Ma vogliamo vincerle tutte. La mia prestazione di domenica scorsa? E' stata buona nel secondo tempo, in cui mi sono ripreso dopo un inizio un po' sotto tono. Mi sono entrati canestri che di solito prendo e ho fatto più punti del solito. E' stata una buona prestazione personale, ma, e questa è la cosa più importante, è stata una buona prestazione di squadra. Vincere a Jesi, contro una squadra affamata di punti per salvarsi, non era facile. Siamo stati bravi prima a mantenere il vantaggio che avevamo creato, poi, quando loro si sono fatti sotto, a rimettere la giusta distanza.

A fare la differenza è stato un Amoroso finalmente in discrete condizioni. Con lui l'esperienza della squadra è aumentata molto. Ha giocato tanti anni in Serie A e in Nazionale e dove è stato ha quasi sempre fatto bene. Valerio conosce molto bene il gioco, è un giocatore intelligente in campo, sa fare la cosa giusta al momento giusto. Il suo innesto ha aiutato non solo me, ma anche i miei compagni. Gli avversari si preoccupano molto di lui e questo dà la possibilità ai lunghi e agli esterni di tirare con i piedi per terra.

Più opaco Montano. Magari a Jesi non gli sono entrati alcuni tiri che di solito mette, ma il suo lo fa sempre. Ha realizzato nove punti, non zero. Non è in un periodo negativo. Anzi, siamo tutti carichi, vogliosi di vincere, di raggiungere i playoff, e, una volta che ci saremo riusciti, di divertirci.


La parola sussurrata è "promozione". Piacerebbe a tutti, ma non ne parliamo. L'obiettivo a cui pensiamo ora è battere Recanati domenica. Cosa mi aspetto? Di vincere.

Peserà ancora l'assenza di Raucci. Toble ha dimostrato di poter difendere forte e bene sui giocatori americani, quasi annullandoli. In difesa ci mancherà una pedina importante. Ma sapremo sostituirlo egregiamente.

Il presente di Candi è biancoblù. E, quasi di conseguenza, Azzurro. Giocare in Nazionale piace a tutti, quindi anche a me. Il 21 e il 22 marzo ho partecipato al raduno dell'Under 20 ad Avellino. E' stata una bella soddisfazione perchè è la Nazionale appena al di sotto di quella maggiore. Vuol dire che ormai siamo lì. Ma resto con i piedi per terra. Il futuro? Penso a giocare e a fare bene con la Fortitudo: questo è l'unico modo per raggiungere la Nazionale. Nulla è già stabilito. Devo ancora lavorare molto.

La scorsa estate sono arrivate la promozione in A2 con l'Aquila e gli Europei Under 18. Ripetersi quest'anno con la promozione in Serie A con l'Eternedile e gli Europei Under 20 sarebbe fantastico. Sarebbe tanta roba. E non dimentichiamo che io avrò anche la maturità. Affronterò tutto come sempre: un passo alla volta.

La fama non ha cambiato la vita di Leo. A scuola ogni tanto mi fermano per chiedermi autografi. Mi fa piacere, ma io sono sempre lo stesso. Da poco ho anche preso la patente. Guido il "Nemo" della mia famiglia. A pensarci bene la mia crescita ha portato un vantaggio: ora non faccio più le lavatrici per tutta la squadra.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Eternedile Bologna)

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