Le parole di coach Pino Sacripanti e del DS bianconero Marco Martelli dopo la vittoria di Avellino.

Sacripanti - Per prima cosa volevo ringraziare il club e tutti i tifosi per l’accoglienza che mi hanno dato: siamo professionisti, andiamo in giro per il mondo a fare questo lavoro per prendere danaro e vivere, ma non si vive di solo pane e tra il riconoscimento datomi dalla società e il pubblico che mi ha applaudito mi sento ripagato di tantissime cose. Sono molto contento dei due punti, ma di più per come abbiamo reagito: all’intervallo ero molto arrabbiato, avevamo fatto una buona partita, migliore di Avellino, e saremmo dovuti andare all’intervallo con 10, e non con 2 punti di vantaggio. Avevamo cercato di fare zona per limitare il loro flusso di energia, ma nel terzo quarto siamo stati ancora più morbidi. Poi, sul -8, abbiamo fatto le nostre migliori difese, andando in attacco dove volevamo andare, e alla fine vincere una partita in questo modo, su questo campo che conosco bene essere difficile da far saltare, è motivo di grande fiducia. Non volevo sentire una parola sul lungo assente come possibile alibi, e bravi tutti ad essere andati sempre al posto giusto al momento giusto. Razionalità e determinazione. La zona ha cambiato le cose, loro per un po’ non hanno fatto canestro, ma pur rallentando le loro azioni non siamo stati subito in grado di gestire i loro uno contro uno. Però con il passare del tempo siamo cresciuti, e poi sui cambi difensivi bravi noi ad attaccarli per prendere falli o situazioni di vantaggio. A rimbalzo siamo riusciti ad essere molto aggressivi contro avversari che guardano già il campo aperto prima ancora di avere palla in mano, e credo che la chiave sia stata la loro percentuale nel tiro pesante, che ha tolto i punti di forza: non volevamo far prendere loro tiri con la separazione dal difensore, e hanno fatto 23% quando erano abituati a fare 42%.

Martelli - Siamo davvero felici di questo inizio di stagione. Specialmente per il gruppo che abbiamo formato e che sta affrontando con ardore e durezza ogni prova. La vittoria di oggi è un segnale che prendiamo con soddisfazione e con la voglia di tornare subito in palestra per preparare la gara di Lubiana.

L'audio, grazie a Sportpress.

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