Natale dal cardiologo, per la Fortitudo, che ha bisogno di un supplementare e di tanta sofferenza per matare una Forlì che, almeno per caparbietà, si è dimostrata la miglior squadra vista fin qui in campionato. Potata dal tiro da fuori, Bologna ha dovuto tirare fuori tutto quello che poteva tirare fuori, il solito fattore Paladozza, rischiando comunque il KO: arriva la vittoria, ed è di quelle che, forse, possono davvero dire tanto per il resto della stagione.

Le maglie rosse confondono forse le idee a Forlì, che nelle prime battute si ostina a cercare servizi in area talmente sbilenchi da far davvero credere a problemi di cromatismo: Bologna ne approfitta, corre, schiaccia, sfrutta l’insana scelta forlivese di mandare Giachetti a difendere sulle tacche, ed è 15-5 già dopo pochi minuti. Troppo semplice, forse: la Effe deve gestire un Johnson che capisce come sia meglio provarci in proprio che non con il giro di palla, fronteggia un possibile tiro pareggio, ma richiudendosi finisce al 10’ sul 25-18.

Ci sarebbe di che scofanarsi il pranzo di Natale già a metà secondo quarto, visto come in campo ci sia una squadra sola (32-20), ma Bologna inizia a specchiarsi un po’ troppo sulla propria bellezza, ha tanti bei servizi per Pini in area con però poco altro. E allora Forlì ci prova, mettendo un po’ a posto la sua precedente confusione, sfruttando un po’ di bagarre (tecnico a Martino), e contenendo i borbottii della platea. 42-39 al 20’.

C’è partita eccome: la Fortitudo non trova fortuna dall’arco, e spaesata fatica a trovare alternative, mentre Forlì si avvicina ancora, rischia più volte il sorpasso ciccando più che altro per demeriti propri. Pini prova a mettere distanza, Hasbrouck vede il dentro-fuori del possibile +10, ed è un attimo che, stavolta, l’impatto c’è, a quota 56. Serve allora un exploit di Benevelli: liberi, recupero, assist per tripla di Venuto. Abbastanza (non sfruttando tecnico a Valli) per rifiatare, ma per poco. 61-60 al 30’.

Fin troppo priva di punti di riferimento offensivi, la Effe si perde anche dietro, con Marini e Johnson a siglare un 12-0 che porta Forlì, al 35’, avanti di 5. Si deve andare in modalità bolgia e assetto con Rosselli da 4, in un batti e ribatti estremo dove Forlì ha sempre la risposta giusta. Poi Donzelli forza il possibile +4 dall’arco e si fa portare a spasso da Leunen, per il sorpasso F a 17” dalla fine. Giachetti però fa altrettanto con lo stesso Leunen per il controsorpasso a 3”. Poi Rossell su rimessa trova sempre Leunen in area, fallo, un libero, supplementare a quota 88.

Batticuori fino alla fine, con la parità relativa sbloccata da un gol da 3 di Venuto (+4) ma con Forlì che, anche stavolta, di smettere non ne ha voglia, anzi. Serve allora un recupero difensivo su palla a due che fa infuriare Forlì, e che porta ad un tecnico alla panchina (non al coach). Libero, +2, ma persa successiva: Marini ha il match point, lo sbaglia, fine.


( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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