BANCO DI SARDEGNA SASSARI – OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA 85-91 (26-24, 45-40; 65-67)

Dopo un anno, un mese e cinque giorni la Virtus abbatte la maledizione delle trasferte, e lo fa a casa dei campioni d'Italia, e anche se la Sassari di quest'anno non è che una pallida copia di quella scorsa si tratta di un'impresa non da poco. E questa vittoria ha un nome e un cognome: Andre Collins. All'esordio il playmaker di Crisfield ha fatto una partita stellare, imponendosi subito come leader della squadra: 19 punti, 7 assist e i sei liberi che hanno deciso la partita. Giù il cappello. Ma anche un plauso a tutta la squadra per averci sempre creduto e per essere restata in partita anche quando Sassari - con una fiammata - si era portata a +11 nel terzo quarto. Menzione anche per la zona 2-3, che ha totalmente inceppato l'attacco della Dinamo.

Cronaca: la Virtus parte benissimo in attacco, con Odom e con un Pittman clamoroso – in doppia cifra dopo 3 minuti. Bianconeri subito a +7 (9-16), ma il ritmo altissimo favorisce Sassari che in breve torna a contatto e sorpassa sul 18-16. Sassari prova a scappare, ma le triple di Hasbrouck e Mazzola tengono le Vu Nere a contatto: 26-24 alla prima pausa.
Nel secondo quarto il punteggio si abbassa, e la Virtus resta lì. Sassari prova a scappare con Alexander prima e Kadji poi, ma i bianconeri restano sempre in scia. Collins gestisce bene, ma commette tre falli precoci. Una brutta gestione del finale di tempo – forzatura di Gaddy che viene stoppato e fallo su Akognon in contropiede – costa il -5 a metà gara: 45-40.
Si riprende, e in un attimo Sassari è a +11, con una tripla e un paio di contropiede dopo forzature bianconere. Come si sono accesi – però – i padroni di casa si spengono, e vanno in rottura prolungata, mentre la Virtus piazza un 12-0 (due triple di Collins) e controsorpassa sul 62-63. Sassari prova a reagire con Sacchetti, ma Fontecchio mette una gran tripla sulla sirena, e al 30' il punteggio è 65-67.
Ultimo quarto: c'è la Virtus c'è soprattutto Andre Collins, che segna da fuori e da sotto e porta subito i suoi al +8 (68-76). Sassari barcolla vistosamente, e il palazzo mugugna parecchio. I bianconeri sprecano almeno tre volte il colpo del KO, e Mitchell fa respirare i suoi. Odom risponde subito, ma Petway trova un gioco da tre punti fortunoso dopo due errori marchiani. E così negli ultimi tre minuti la Virtus ci arriva con appena tre punti di vantaggio: 75-78. C'è una sanguinosa persa sulla rimessa, e Mitchell pareggia immediatamente. Gaddy la perde, e subito dopo la perde Mitchell. A 2' dalla fine Gaddy mette la tripla del +3 (78-81), di là Mitchell subisce fallo, ma ne mette solo uno. Hasbrouck mette un canestro incredibile per il +4 a 85”. E quando Sassari la perde, si sente profumo di vittoria. Sbaglia Collins, ma sbaglia anche Mitchell. E allora la Dinamo deve fare fallo sistematico, e Collins mette tutti e sei i liberi della staffa. Finisce 85-91, festeggia la Virtus coi Forever Boys presenti, mentre Sassari esce tra sonori fischi. In sala stampa, Calvani annuncerà le dimissioni.
CON UN GRANDE ATTEGGIAMENTO LA MAGIKA TORNA A VINCERE AL PALAFERRARI
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE