Dopo la regular season, al 30 aprile si è chiuso anche il mercato 2021/2022. L’ultimo colpo dello staff tecnico e della dirigenza della Intech Virtus Imola è l’ala forte Elia Bravi che va ad implementare un gruppo che ha dominato il campionato di C Gold Emilia Romagna. E’ l’ultimo tassello in vista dei playoff che inizieranno domenica 8 maggio, al PalaRuggi, contro Molinella per gara-1 dei quarti di finale.
Ravennate di nascita, ma residente a Cesenatico, classe 1998, Elia Bravi arriva al PalaRuggi dopo una stagione da protagonista assoluto alla Taurus Jesi, l’altra formazione della città marchigiana dopo l’Aurora che si sta salvando in serie B. Con un’ottima media di 14,3 punti a partita, l’ala forte ha chiuso come miglior realizzatore della formazione di coach Paolo Filippetti, risultando determinante per l’obiettivo della salvezza. Tra l’altro, andando ben 18 volte (in 24 gare) in doppia cifra, chiudendo in 6 occasioni oltre i 20 punti segnati (27 high season).
I tifosi imolesi se lo ricordano, invece, nella stagione scorsa (chiusa a 7,7 di media) giocata con la canotta degli Aviators Lugo: contro i gialloneri realizzò 7 punti ad Imola, 11 nel ritorno all’ex PalaBanca. La miglior prestazione realizzativa in biancoverde fu contro Ferrara (13), seguita dalla doppia sfida con Leoncino (12 sia in casa che in Veneto).
Nel suo passato cestistico, l’importante presenza in serie A2 a Ravenna (2019/20)con cui giunse ai playoff da prima della classe, nella stagione chiusa anticipatamente per via del covid. Fondamentali per la crescita tecnica anche i due anni in serie B a Porto S.Elpidio (207/18) e a Cento (2016/17).
Gran lavoratore in palestra, ala che può svariare da “3” e da “4” ad ottimi livelli, Elia Bravi si presenta in punta di piedi, con l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto in ogni esperienza precedente. E sarà certamente un valore aggiunto al roster di coach Marco Regazzi che potrà contare su un altro “over” da poter ruotare negli 8 a disposizione a referto in ogni gara.

Elia, benvenuto nella grande famiglia della Virtus Imola. Seppur ancora giovane, puoi vantare una carriera ricca di esperienze che vanno dalla Promozione alla C Gold, poi dalla B alla Serie A2:
“Grazie per avermi accettato all'interno della famiglia della Virtus. Ad inizio carriera, ho infilato la trafila delle giovanili a Cesenatico, poi un paio di anni a Bertinoro, un paio di anni in serie B a Cento e a Porto Sant'Elpidio. Dopodiché l'esperienza in A2 a Ravenna, dove abbiamo raggiunto i playoff da prima classificata e la Coppa Italia che, però, per via dell’interruzione per il covid, non siamo riusciti a portare a termine. Fu un vero peccato.
Quindi, l'anno scorso a Lugo ci siamo qualificati ai playoff, anche se fu un campionato strano, con pochissime squadre iscritte. Almeno si è potuto giocare e gli Aviators si sono salvati, raggiungendo la seconda fase nel girone Oro.
Quest'anno, invece, ho scelto la Taurus Jesi, alla ricerca di un'esperienza un po’ diversa, perché il roster era molto, molto giovane, ed io ero uno dei più esperti, ma nonostante ciò, abbiamo guadagnato una salvezza importante al termine dei playout. E, dunque, la ritengo un’esperienza molto, molto positiva”.

Imola a fine regular season che tipo di scelta è?
“Imola alla fine della regular season è una scelta che ho fatto con convinzione ed entusiasmo, visto che il mercato era ancora aperto, dopo la chiamata di coach Marco Regazzi e del direttore sportivo Carlo Marchi. Mi hanno chiesto la disponibilità per il periodo dei playoff, per entrare nel roster e dare una mano alla squadra. Non potevo non accettare”.

Ti presento con tre valori: umiltà, lavoro, intensità. Ti ci ritrovi?
“Sì, mi ci ritrovo pienamente. A Imola intendo mettermi totalmente a disposizione della squadra con umiltà. La Virtus è arrivata in quella posizione per merito dei ragazzi finora in roster a cui nessuno ha regalato niente: ho seguito la stagione e ho notato come la Virtus abbia vinto sempre largamente, spesso sopra ai 10 punti (anche 20) di distacco. Hanno letteralmente dominato il campionato. Ora mancano davvero poche partite al raggiungimento del grande obiettivo ed io mi metto a disposizione della squadra e del coach, con una grande intensità ed una grande voglia di far bene. Darò e farò tutto il possibile per far sì che gli obiettivi stagionali vengano raggiunti”.

Quali ritieni essere le tue doti tecniche principali?
“L'anno scorso sono stato sempre un “giocatore di sistema”, quindi tiro dagli scarichi e corsa, contropiede, rimbalzo, difesa. A Jesi ho avuto un ruolo un po’ più da leader e da trascinatore e devo dire che ho vissuto un’annata fortunata, nella quale ho segnato anche abbastanza, in modo piuttosto regolare. E ne sono molto contento, cosiccome son molto contento della chiamata della Virtus Imola”.

Che ne pensi della tifoseria imolese e che effetto ti farà l’appoggio incondizionato dell’Armata Giallonera?
“Penso che sia una delle tifoserie più attrezzate di tutta la Serie C Gold. Soprattutto al PalaRuggi, ma anche in trasferta, son sempre presenti e rumorosi. L’ho potuto constatare anche nelle Marche quest’anno: ci son poche squadre e poche società che possono vantare un tifo del genere. Non vedo l’ora di “vivere” questo tifo dal campo”.

Imola vera?
“Beh, questa è facile... E’ solo giallonera e so di non sbagliare”.

Il Canale Telegram di Bolognabasket: tutti i dettagli
LE SQUADRE PIÙ IN FORMA DEL CAMPIONATO DI BASKET LEGA A E NBA