Bologna, 19 aprile –

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – GEAS SESTO SAN GIOVANNI: 69 – 57
(Q1 17-15; Q2 23-24; Q3 49-41)

Virtus Segafredo Bologna: D’Alie 18, Begic 12, Tassinari 2, Bishop 22, Tava 1, Possenti ne, Tartarini ne, Barberis 2, Battisodo 10, Cordisco, Williams 2, Rosier ne.
Coach: Lorenzo Serventi.

Geas Sesto San Giovanni: Gwathmey 8, Arturi, Dotto 8, Ronchi ne, Verona 13, Crudo 12, Oroszova 1, Merisio, Graves 8, Panzera 3, Gilli, Ercoli 4.
Coach: Cinzia Zanotti.

Arbitri: A. D’Amato, L. Praticò, I. Frosolini.

La partita.

L’avvio della contesa vede Geas subito a segno con una stoccata dalla media di Verona, un colpo che resta, però, una battuta isolata. Bologna si muove bene in attacco e trova diversi punti nel pitturato con Begic e D’Alie, uniche marcatrici per le padrone di casa che, con un contro parziale di 10-0, costringono Zanotti al time out. Il mini break sortisce l’effetto sperato, dando nuova carica alle meneghine.Tanta intensità e aggressività su entrambi i lati e, di conseguenza, tanti viaggi in lunetta, a spuntarla però è Sesto San Giovanni: la tripla di Crudo morde il vantaggio emiliano. Solo due i punti a separare le due compagini al primo giro di boa, ricuciti al rientro sul parquet dalla magia di Costanza Verona, per il 17 pari dopo un minuto e mezzo. Battisodo in cabina di regia viene rilevata da un’elettrica D’Alie, subito a segno per il nuovo +2 interno, non si fa attendere la replica di Geas, a segno dall’arco con Crudo. Ritrovato il vantaggio dopo quasi dieci minuti, Geas obbliga Bologna al mini break, infliggendole altri quattro punti con Ercoli per cementare la propria leadership. Non riesce a organizzarsi la Virtus, concreta in difesa ma caotica in attacco, dove le abbondanti palle perse si convertono in occasioni di recupero mancate. Solo i viaggi in lunetta di Bishop e Tassinari rendono meno avaro a livello realizzativo il periodo delle bianconere, condotte alla seconda sirena sul punteggio di 23-24.

Poche le soddisfazioni offensive per Bologna e Sesto San Giovanni alle porte della pausa lunga, al termine della quale Begic regala il contro sorpasso alle sue. Forti di un ritrovato entusiasmo, le vu nere mandano a segno anche D’Alie, prima della ciliegina sulla torta di Bishop, autrice della tripla che apre lo strappo sulle sei lunghezze. Tentativi di rimonta in atto da parte del Geas, che erode il tesoretto bolognese con una bomba della propria playmaker ed un canestro di Crudo dalla lunetta. Faro logistico della Segafredo, Battisodo sfodera due magie dal pitturato per proiettare in avanti Bologna, consegnando successivamente un cioccolatino sotto canestro a Begic per il +11. Distacco rassicurante per le emiliane, insidiato sulla sirena da una conclusione superba di Verona: scarico sul perimetro e tiro in corsa, per la tripla che chiude il sipario sulla terza frazione. Con il muso davanti, la Virtus inizia a vedere sempre più vicina dal retrovisore Geas, tornata a contatto grazie a Crudo e Panzera. L’incedere di Sesto San Giovanni fa optare la panchina bianconera per il time out, da cui le emiliane escono rinvigorite, assestando subito una netta spallata alle ospiti con la bomba di Bishop. La ruvida difesa casalinga crea non pochi grattacapi alle lombarde, a segno non senza qualche difficoltà con Graves e Gwathmey. Risponde presente la Segafredo, prima con l’ennesima tripla di un’ispiratissima Bishop, poi con l’appoggio al vetro di D’Alie che, dopo il furto con scasso in difesa, va a siglare il +10 a quattro dalla fine. Issatasi nuovamente sulle dieci lunghezze di distacco, la pivot ospite si erge a baluardo per le biancorosse, ma prima Begic e poi Bishop spengono definitivamente le velleità meneghine.

Finisce così alla Segafredo Arena: Bologna batte Sesto San Giovanni 69-57.

Serventi - Molto contento, le ragazze sono state bravissime, si sono rialzate subito e hanno avuto una reazione incredibile. Bravissime come tutto l'anno, ma oggi ancora di più, perchè dopo una sconfitta come quella di Milano non era semplice metterci tutta questa energia e voglia di vincere, ma loro ancora una volta ci hanno stupito.
Gara 3? Bisogna toccare le corde giuste, l'aspetto mentale è fondamentale, dobbiamo prepararci a un'altra battaglia, ma vogliamo dimostrare che siamo vivi e che ci siamo.


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