Con la rinuncia di tutte le squadre di A2 contattate dalla Legabasket, la serie A sarà necessariamente a 16 squadre. L'Assemblea urgente della Legabasket, convocata per domani, non potrà fare altro che prendere atto della situazione e fare marcia indietro sul (frettoloso, a questo punto si può dire) ripescaggio di Torino del 15 maggio. Peraltro, non è detto che non possano esserci altri colpi di scena. E se più avanti Cremona e Roma dovessero non farcela, il numero di partecipanti potrebbe calare ulteriormente, oppure Torino potrebbe tornare in gioco.
Stefano Sardara, patron uscente di Torino, spiega a Tuttosport che spera che Cremona e Roma chiariscano già domani le loro intenzioni. <em>La delibera della LBA era chiara. Era stato deciso che il campionato fosse a diciotto squadre e che si dovesse evitare di tornare a essere dispari come nella stagione passata­ Con Pistola che ha scelto di giocare in A2 siè è tornati a questa situazione. Per questo LBA intende prooarre il format a sedici escludendo Torino. Ma spero che nell'Assemblea di domani Roma e Cremona dicano quali sono le loro intenzioni. Perché se decidessero di giocare in A ci metteremmo il cuore in pace. In ogni caso rimarremo alla flnestra, anche se più passa il tempo e meno speranze avremmo di poter essere al via della A. Un peccato per la città e per l'intero movimento cestistico.
L'unica certezza - messa a verbale dalla FIP nel consiglio federale - saranno le due retrocessioni.

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