Nella sala stampa del Paladozza è stato presentato il nuovo allenatore della Virtus Sasha Djordjevic, che esordirà domani nella gara di ritorno di Champions League contro Le Mans. Ecco le parole del neo coach bianconero.

“Il mio primo pensiero va al grandissimo Alberto Bucci: il mondo della pallacanestro e l’Italia ha perso un grande uomo. L’ho avuto da avversario e l’ho conosciuto come una persona splendida. Grande rispetto anche per il mio collega che era prima nelle mie vesti, coach Sacripanti: sono sicuro di ritrovarlo a breve dall’altra parte per farmi il “mazzo” come ha fatto spesso.”

“Sono orgoglioso di iniziare la mia missione, capendo tutto il peso che questa maglia e questa V porta con sé. Ho un grande rispetto per questa società ma voglio anche sfidare la storia di allenatori e giocatori della Virtus, cercando di fare meglio, è legittimo. Non guardo un albero senza guardare la foresta: dobbiamo portare questa società in una direzione che ho ben chiara in testa.”

“Domani? Spero di non fare danni, questo è il mio pensiero. Ho visto un grande impegno da parte dei ragazzi, non c’è il tempo necessario per portare qualcosa di diverso. La partita di domani è una partita molto importante per il futuro della stagione. La squadra aveva delle aspettative, ho passato un’ora e mezza con loro: non ho sensazione chiare come potranno essere magari tra qualche settimana. Sono giocatori che capiscono la situazione. Le Mans? Mi aspetta una lunga notte, con lo staff prepareremo la gara di domani: sono consapevole che ho a disposizione poco tempo ma avendo allenato la Nazionale in queste famose finestre da un lato sono abituato. Cercheremo di giocare insieme domani. Cercherò di portare quello che vorrei vedere nelle mie squadre: io vado per vincere, vado per giocare per i titoli, la società penso lo abbia capito. Questa società potrebbe veramente crescere in questa direzione. Alcuni giocatori attuali non hanno mai sentito nella loro carriera una pressione come quella che sentono nella Virtus: dovrò dargli coraggio, per farli sentire i migliori. È inopportuno analizzare la squadra da parte mia ora; tante cose influenzeranno questo mio inizio. Ho cercato di dare positività in tanti modi ai miei giocatori: sono molto analitico nell’entrare nella personalità della gente con cui lavoro. Mi sono innamorato di questo Paese perché le relazioni tra persone mi hanno spinto a rimanere qui.

Chalmers? “Deve ancora entrare in condizione, è lontano dalla forma necessaria per fare la differenza a questo livello e in questo momento. E’ un giocatore che come tanti che non sono mai passati dall’Europa deve anche capire come inserirsi, deve rivivere certe emozioni e certe sensazioni. Ora la squadra non è intorno a Mario Chalmers ma sicuramente ci potrà dare una mano finché non arriverà al punto, tra qualche settimana, in cui sarà in forma vera.”

Danilovic? “Mi ha fatto un in bocca al lupo come un fratello."

Djordjevic è stato presenato dal club manager Paolo Ronci:" La decisione di prendere Djordjevic non è legata a un singolo episodio ma a un insieme di cose e al fatto che Sasha si sposa meglio con il nostro progetto sul lungo periodo.
Il contratto di Sasha è per questa stagione più altre due".
Djordjevic ha fatto dichiarazioni forti, dicendo che vuole vincere. Significa mettersi pressione. Ma a noi piace lavorare mettendoci pressione, la squadra deve andare in campo sapendo cosa fare, con la testa leggera, e le pressioni ce le teniamo addosso noi”

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