Questa mattina, nella Club House societaria di via Nenni, di fronte a una nutrita platea di giornalisti e tifosi si è tenuta la conferenza di presentazione del nuovo coach della Dinamo Banco di Sardegna Gianmarco Pozzecco.

A fare gli onori di casa l’amministratore delegato Renato Nicolai: “Buongiorno a tutti, è già stato detto tutto in questi giorni. Sono felice di presentare il nostro nuovo allenatore, una scelta condivisa di cui andiamo orgogliosi. Credo che la sferzata di coraggio, animo e passione che Gianmarco ha sempre mostrato in carriera sarà ciò di cui c’è bisogno in questo momento. Di lui sapete la carriera da allenatore e giocatore quindi credo che non abbia bisogno di ulteriori presentazioni”.

La parola dunque al tecnico biancoblu: “Volevo ringraziare prima di tutto Stefano per la sua chiamata, la trattativa non è mai neanche esistita perché chiedendomi dove fossi gli ho risposto immediatamente che ero su un aereo per Sassari. Sono estremamente contento di entrare a far parte di questa famiglia perché è una cosa a cui penso da tempo, ho avuto l’opportunità di dirlo anche recentemente. Nel periodo in cui ho fatto il giornalista e commentatore televisivo organizzavamo le trasferte in Sardegna ad hoc perché stavamo bene. Siete molto ospitali come tutti gli isolani, era un momento storico particolare in cui si apriva il ciclo della presidenza Sardara e ho apprezzato fin da subito l’atmosfera che si respirava a Sassari. Nella mia testa ha iniziato a balenare questo desiderio di orbitare in questo mondo. Io sono sentimentale, forse un po’ troppo, sono molto emotivo e questo traspare in campo e mi porta a esagerare. Mi piace svolgere la mia professione dove penso di poter star bene, e questo è un posto magico e sono felice. In un momento in cui la pallacanestro italiana sta vivendo delle difficoltà, con società in sofferenza, Sassari è una mosca bianca perché è una società sana. Questo credo sia un valore aggiunto e deve essere motivo di orgoglio per voi sassaresi”.

Spazio quindi alle domande dei giornalisti che gli hanno chiesto prime impressioni sulla squadra e obiettivi stagionali, con l’imminente sfida con Venezia in programma venerdì con i quarti di finale di Coppa Italia. “Questa mattina mi sono presentato alla squadra, conoscevo quasi tutti i giocatori anche se non di persona perché essendo un uomo di pallacanestro anche in questi anni ho sempre continuato, da Formentera, a seguire il basket e portare avanti la mia grande passione _ha spiegato il Poz_. Viviamo in un momento in cui la tecnologia ci dà la possibilità di azzerare le distanze. Adesso l’impatto sulla squadra è importante soprattutto dal punto di vista umano, l’ho fatto raccontandogli la mia vita, la mia carriera, provando a trasmettergli la mia passione”.

“Sono focalizzato su quello che sarà il mio futuro: la nostra è una squadra forte, che può dire la sua. Cercherò di far capire a tutti che nello sport di oggi non è facile vincere sempre e proverò a trasmettere l’insegnamento che mi diede una volta Carlo Recalcati dicendomi che 'bisogna saper perdere'. Che non significa accettare la sconfitta, ma farne tesoro”.

C’è poco tempo per le presentazioni perché il primo impegno è in agenda venerdì a Firenze: “Non sono preoccupato dal fatto di allenare una squadra che non ho costruito io, il fatto di avere una partita così vicina è un motore per fare bene e lavorare in fretta. Ho un percorso cestistico particolare, sono sempre stato un underdog e non mi spaventa affrontare nessun tipo di competizione. Ho grande fiducia nel mio staff, abbiamo come preparatore Boccolini in cui ho piena fiducia e abbiamo una panchina lunga”.

Ufficio Stampa Dinamo Sassari


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