La conferenza stampa di Antimo Martino, al suo ritorno in Fortitudo.

“Sono contento di essere qui, un posto particolare, una società dove ho trascorso due recenti anni molto belli, arrivo motivato e con la voglia insieme allo staff e ai giocatori di costruire una nuova stagione cercando di fare il meglio ogni domenica. E’ stato un precampionato particolare, ora la mia attenzione è per quello che sarà il futuro, quindi l’allenamento e la partita di Cremona. Ringrazio i tifosi che mi hanno salutato e mandato il benvenuto, sono davvero tanti, sfrutto questa occasione per dare loro una risposta”

Il precampionato ha dimostrato che la squadra è ancora indietro. Come l’hai trovata? “Prendo atto del passato, ma non sta a me giudicare quello che è successo perché dall’esterno non si possono trarre conclusioni. Ci sono stati infortuni in momenti in cui il lavoro è fondamentale per facilitare l’aggregarsi del gruppo, ora devo capire come far stare insieme i giocatori. La sensazione è che questa squadra abbia bisogno di equilibrio, con lo staff abbiamo avuto questa idea e cercheremo di trovarlo il prima possibile. Equilibrio e collaborazione sono la base per avere una buona squadra e una buona stagione”

Si apre una pagina nuova, quella di questo subentro. “E’ qualcosa di anomalo, spero di avere il tempo per poter incidere su una squadra non pensata da me. Ho parlato subito con la società, vogliamo tutti sistemare qualcosa laddove ci sarà la certezza di qualche mancanza. Mi riservo qualche altro giorno per avere una mia conoscenza diretta: ho visto le precedenti partite, anche quella di Reggio Emilia, ho delle mie idee ma è giusto avere certezze su quelli che saranno i bisogni. Servirà trovare equilibrio, magari sistemando qualcosa o aggiustando con i giocatori che abbiamo”

Hai chiesto qualche garanzia sulla squadra? Ci sono molti rischi. “Come davanti ad ogni offerta di lavoro ho riflettuto, ma avevo già deciso: quando fai questa attività sei spinto dalla voglia di lavorare, di stare in palestra, tutte cose che mi mancavano. Ero sotto contratto, ma non ci ho pensato molto. Poi tornare in un posto dove sono stato bene, un posto particolare, ha accelerato questa decisione. Non ho avuto problemi nel decidere di tornare, siamo professionisti. Due anni fa avevamo capito che andavano fatte scelte diverse, oggi se sono qui è perché la società ha voluto il mio ritorno e io ho accettato”

Obiettivi personali? “Non ho obiettivi personali. Ho parlato con ogni singolo giocatore, tutti hanno voglia di fare bene, sia i veterani che i giovani, e ognuno di loro si aspetta tanto dalla stagione. Come ho detto loro, dovremo essere bravi a far coincidere queste singole ambizioni in un obiettivo comune. Se faremo bene, loro saranno buoni giocatori, io un buon allenatore e la società una buona società: viviamo in un mondo dove verremo giudicati dai risultati, ma io non mi reputo il salvatore della patria. Sono solo certo che, al 100%, ci metterò tutta la passione e l’impegno del mondo. So interpretare questo lavoro solo in questo modo, a maggior ragione qui dove le cose contano ancora di più”

Cosa ti porti dietro dalle precedenti esperienze? “Ogni anno serve ad accumulare esperienze, e ad imparare a gestire le situazioni. Tornare in un posto già conosciuto può aiutare. Si impara anche dalle delusioni, l’esonero ha stimolato riflessioni e pensieri, così come le cose positive anche quelle negative servono a crescere.”

A Cremona che squadra troveremo? “Conosco la squadra da due giorni, spero di poter vedere già qualcosa su cui stiamo lavorando, ma è impensabile pretendere di poter già notare cose nuove. Ci stiamo conoscendo reciprocamente, ora cercheremo anche di vincere partite. Ho trovato un gruppo positivo, stiamo facendo buoni allenamenti con buona disponibilità. E’ una atmosfera da squadra che non ha ancora vinto una partita, non è semplice, ma dovremo essere noi a lavorare per ottenere la prima vittoria senza aspettare che sia lei a cadere dal cielo”

Quando si potrà vedere il pieno potenziale? E la situazione di Fantinelli? “Intanto Fantinelli verrà rivalutato, quindi non è un rientro imminente. Sto conoscendo la squadra, quindi devo vedere come e quando ci sarà modo di valutare sul campo quelle che sono le idee sulla carta. Per il resto è presto”

Come si prepara una gara come quella di Cremona? “Abbiamo deciso di provare a definire poche cose, sia offensivamente che difensivamente, e cercare di fare il meglio possibile concentrandoci su di noi più che sui nostri avversari, non essendoci tempo per fare altro. Il mio augurio è che domenica ci possano essere risposte positive sulle poche cose che abbiamo studiato, cercando una prestazione solida”

Che ambiente hai trovato, magari rispetto a quello che avevi lasciato? “Molto simile. Le persone della società ci sono ancora tutte, è cambiato qualche membro dello staff ma non ho notato grandi differenze. Ho trovato quello che avevo lasciato”

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