E’ stata presentata oggi al Paladozza la Supercoppa di A2, che avrà luogo tra domani e sabato con Treviso, Casale, Tortona e Fortitudo a partecipare. Le parole dei vari protagonisti.

Niccolò Martinoni - Ci siamo conquistati sul campo il diritto a partecipare a questa manifestazione, siamo pronti, abbiamo cambiato tanto a partire dall’allenatore ma abbiamo lavorato bene. Ci sono tanti giovani nel nostro organico, Treviso sarà un banco di prova subito forte, ma noi ci siamo

Michele Antonutti - Veniamo da una bella rivoluzione, stiamo cercando la nostra identità, l’evento servirà per capire quanto abbiamo fatto fino ad oggi. E’ un bel test prima dell’inizio del campionato.

Mattia Ferrari - L’idea era di arrivare in un club con grande tradizione e organizzazione, che ci ha messo nelle condizioni migliori per fare il nostro lavoro senza la pretesa di migliorare quanto fatto l’anno scorso a tutti i costi. Favoriti? Bologna al di là della qualità del roster ha il vantaggio di giocare in campo, poi è difficile valutare, le squadre non sono ancora pronte.

Max Menetti - C’è la curiosità di capire a che livello sia la squadra, e se il nostro percorso in precampionato sia stato quello giusto. La partita di domani vale qualcosa nella nostra stagione, e servirà per valutarci dopo 4 settimane e mezzo di lavoro. Mantenendo comunque l’equilibrio giusto per valutare il risultato, qualsiasi sarà. Ci mancheranno Uglietti e Tomassini, ci sarà Chillo che è molto responsabilizzato e ha fatto un precampionato di alto livello inserendosi velocemente. Sarà un giocatore importante. Fantinelli? Non lo conosco, l’ho solo chiamato una volta, ha fatto una scelta legittima una volta in scadenza di contratto. Sabatini? Ha fatto con noi parte della preparazione, avrebbe avuto spazi di secondo piano rispetto alle sue aspettative e a quando avrebbe meritato, e ha scelto Piacenza. Favorite per la Supercoppa? Al netto del fattore campo per la Fortitudo, ora ci sono pochi strumenti per dare giudizi.

Luca Garri - C’è stata una grande crescita di Tortona in questi anni: società seria, e che con il nuovo sponsor dallo scorso anno ha fatto passi in avanti. Abbiamo vinto la Coppa Italia nella passata stagione, ora alziamo l’asticella. Questa Supercoppa sarà un test per tutti

Lorenzo Pansa - E’ bello essere qui, ripaga i nostri sforzi dell’anno scorso, possiamo confrontarci con tre delle migliori squadre dello scorso campionato, e c’è grande curiosità per capire cosa dobbiamo perfezionare prima dell’inizio della stagione. Ed è bello che ci sia qualcosa in palio. Ci manca Ndoja, preferiamo recuperarlo in settimana senza caricarlo troppo. La F? Alto livello, l’ho vista lottare sempre, con grande impatto fisico. Stanno costruendo una identità ben precisa, non comune dopo così poco lavoro insieme. Noi abbiamo cercato una trazione italiana come già l’anno scorso: è un campionato di sviluppo, ma è anche vero che i giocatori italiani dovrebbero avere tutti voglia di lavorare, cosa che non sempre succede.

Stefano Mancinelli - Siamo carichi, abbiamo iniziato presto gli allenamenti e vogliamo giocare bene davanti al nostro pubblico. Tortona non sarà facile, noi abbiamo avuto qualche problema di infortuni ma siamo supercarichi. Per la squadra sarà importante giocare questo trofeo, noi proviamo a vincerla, se non arriverà penseremo al campionato. I nostri registi? Fantinelli è giocatore di grande livello che può arrivare in alto, poi una mano possiamo darla sia io che Leunen che Rosselli, oltre all’esperienza di Venuto.

Antimo Martino - E’ un test attendibile, cronologicamente anticipa di poco la stagione ufficiale e ci permette un confronto con squadre del tuo stesso livello. Noi abbiamo provato tante cose, da domani potremo iniziare a testarle. Gli infortunati? Non dimentichiamo che è un momento della stagione in cui è meglio non rischiare troppo: se Mancinelli e Cinciarini potranno dare il meglio faranno parte della squadra, altrimenti faremo con chi c’è, sapendo che tutti i giocatori devono essere pronti. Tortona? Squadra organizzata, che ha tanti giocatori capaci di fare canestro, imprevedibile. Come tutte le altre sta ancora lavorando, ha tanti margini di miglioramento. Il campionato? Valorizza i giovani, non ci si limita a lasciare la palla agli americani, e possono crescere. Cosa vedremo domani? Intanto mi piacerebbe vedere se davvero abbiamo questa identità che ci viene riconosciuta, in una gara importante contro squadra del nostro livello. Io ho sempre lavorato in questo modo, ho – senza offendere Ravenna – la possibilità di allenare una squadra con giocatori superiori e con roster più profondo rispetto a quanto abituato, non abbiamo un solo soggetto a cui affidarci, vorrei che ad essere protagonista fosse tutta la squadra.



2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91