Ieri il basket femminile italiano, nel giorno della festa della Donna, ha attribuito la Coppa Italia della massima serie.

In queste ore invece ha rilevanza sui media la vicenda di Lara Lugli, giocatrice di pallavolo, rimasta, durante la gravidanza, senza parte dello stipendio nella stagione 2018/2019. L’atleta, a distanza di due anni, è stata citata in tribunale per danni dalla società nella quale militava perché in gravidanza nel momento in cui richiedeva l’ultima mensilità prima della rescissione del contratto.

La GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati – è perciò vicina alla giocatrice di pallavolo Lara Lugli, che si è detta “ferita profondamente dall’atto di citazione” e alla AIP – Associazione Italiana Pallavolisti, che ne ha sollevato la vicenda nel mondo del volley.

In merito, il presidente dell’associazione giocatori, l’avvocato Alessandro Marzoli, ha dichiarato: «La tutela delle atlete che vogliono diventare mamme è una battaglia di civiltà sportiva che portiamo avanti da anni, insieme alle altre associazioni degli atleti. Un passo importante è stato il fondo a tutela della maternità approvato nel 2017 in Finanziaria, ma non basta. Il tema, come dimostra la vicenda che coinvolge Lara Lugli, è culturale e c’è ancora molta strada da fare. E noi intendiamo farla, in ogni sede, insieme a tutte le atlete e gli atleti italiani».


Marzo 2021. Antonella Gonzales, cestista argentina, allatta la figlia Madeleine, di undici mesi, nell’intervallo di una partita di basket.

GIBA – Giocatori Italiani Basket Associati

 

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