Il tema delle quote di atleti formati nella massima serie italiana è da tempo argomento che sta a cuore alla Giba.

I risultati degli ultimi anni, con una crescita dell’impiego dei giovani nel nostro campionato di serie A, sono legati alla possibilità di avere l’obbligo di presenza di giocatori di formazione italiana e alla previsione di premialità per chi investe su di loro.

Regole che oggi sono simili in ogni paese europeo e che per noi dovrebbero essere riviste con una previsione di maggiore impiego di atleti di formazione.

L’esempio di giocatori che hanno raggiunto la serie A e hanno avuto la chance di giocare e magari non andare in prestito o rimanere in serie A2 ha portato ad avere italiani pronti per la nazionale e per giocare al massimo livello europeo.

Le statistiche in nostro possesso e i risultati degli Azzurri dello scorso anno ne sono la testimonianza.

Siamo convinti che il Presidente Petrucci, da sempre garante dei giocatori italiani, ascolterà con attenzione le nostre proposte e guarderà alle statistiche di questi anni che mostrano inequivocabilmente come le quote obbligatorie di atleti di formazione non sono protezionismo, bensì giusta programmazione e tutela per la pallacanestro italiana.

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