Il giorno dopo l'annuncio della nascita di INVICTUS Academy a Bologna, parla Zoran Savic. "E' qualcosa a cui pensavamo da tempo. Ci eravamo dati un anno ulteriore di tempo, ma l'ultima edizione di INVICTUS Camp, nel quale abbiamo aumentato ancora sia il livello tecnico e qualitativo offerto ai ragazzi e bambini partecipanti, che quello delle risposte che ci hanno fornito sul campo e fuori, ci ha convinti che il momento era quello giusto per cominciare".

Seconda fase, dunque. Su quali basi? "Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo era far vivere ai partecipanti di INVICTUS Camp una settimana da protagonisti, come se fossero stati i giocatori di un grande club. E che, seppure nell'arco di una sola settimana, avrebbero potuto portare con sé qualcosa dell'espienza vissuta, sia dal punto di vista tecnico che umano, da continuare a mettere in campo per migliorare. Ecco, adesso vogliamo impegnarci per continuare ad offrire loro quello stesso livello tecnico e organizzativo, ma nell'arco di tutta la stagione agonistica".

Sarà una continuazione di INVICTUS Camp, quindi? "Da un certo punto di vista, sì. Le linee tecniche e di lavoro saranno le medesime, e gli allenatori che verranno coinvolti saranno componenti dello Staff Tecnico. Soprattutto, la nostra 'mission' continuerà ad essere quella di educare e formare bambini e ragazzi, facendoli migliorare come giocatori di basket, attraverso i valori dello sport. Non tutti arriveranno ad avere la carriera di Marco Belinelli, ma ciascuno di loro potrà avere l'opportunità di crescere e fare esperienze e conoscenze importanti, non solo di basket ma di vita".

C'è il rischio della concorrenza con le altre società sportive del territorio? "Non vogliamo porci come concorrenti. Partiremo con il Centro Minibasket, rispondendo alla richiesta di molte famiglie, che potranno scegliere liberamente dove iscrivere i propri figli. E partiremo con il Settore Giovanile, con una proposta molto chiara per le famiglie dei ragazzi e per le rispettive società: quella di compiere un lavoro di miglioramento tecnico sui ragazzi, finalizzato a farli diventare giocatori di basket migliori, a vantaggio delle società di appartenenza, dove magari in chiave immediata non avrebbero un posto in squadra, o verrebbero dirottati su secondi gruppi".

Cosa troveranno ad INVICTUS Academy? "La stessa cura tecnica e organizzativa di INVICTUS Camp, che a sua volta continuerà nel periodo estivo, venendo ulteriormente migliorato. Con una programmazione di lavoro univoca, ottimizzata per ogni singola squadra, ed un Capo Allenatore più un Assistente Allenatore dedicati, così come un Preparatore Atletico ed altre figure di riferimento. In particolare, proprio dall'esperienza di INVICTUS Camp 2018 prenderemo quella che è stata una delle novità di maggiore successo..."

Quale, se si può anticipare? "Patricio Prato è venuto a INVICTUS Camp e ci ha proposto l'idea di fare da 'dimostratore', affiancando gli allenatori per far vedere a ragazzi e bambini come eseguire i vari movimenti. Ha qualità non soltanto tecniche ma umane eccezionali, che gli consentono di proseguire la carriera di giocatore professionista. Questa novità ha riscosso grandissimo successo, l'abbiamo estesa a Chris McNealy, John Ebeling e Augusto Binelli. Vorremmo che Patricio, ma anche Chris e John, diventassero i nostri 'Player Development Coach'. E mi piacerebbe collaborare ulteriormente anche con Gus, San Giorgio di Piano è a pochi km da Bologna".


Ci saranno altri grandi personaggi coinvolti... "Sì, perché l'amicizia che ci lega a Dalibor Bagaric lo porta ad essere un 'testimonial' immancabile ad ogni edizione di INVICTUS Camp, ma che potrà venire anche in occasioni speciali di INVICTUS Academy... Allo stesso modo, penso a Matjaz Smodis, Hugo Sconochini ed altri giocatori a cui sono rimasto legato. Come Carlos Delfino, che tornerà da protagonista in Italia con Torino, firmato da un coach leggendario come Larry Brown che già lo aveva voluto nella NBA... Ecco, firmerei per organizzare un evento speciale come INVICTUS Academy a Bologna, invitando entrambi..."

Ci sarà spazio anche per il basket femminile? "Lo scorso luglio, introducendo per la prima volta il basket femminile a INVICTUS Camp, abbiamo avuto come 'Exclusive Coach' due leggende italiane quali Mara Fullin e Ivana Donadel, che oggi dirigono ed allenano una società con quasi cento tra ragazze e bambine a Cesena... Abbiamo parlato, ci siamo confrontati, e soprattutto ci siamo salutati con l'idea di approfondire la collaborazione. Penso che dentro a INVICTUS Academy ci potrà essere sicuramente un ruolo importante anche per il basket femminile, magari estendendo il nostro progetto da Bologna a Cesena, dove c'è una tradizione di primissimo livello, e due personaggi come loro".

Intanto, la base di INVICTUS Academy sarà a Bologna... "Il nostro progetto punta a rilanciare il basket di Bologna, a partire da giovani e giovanissimi. E' un modo per ridare qualcosa a una città che, nella mia carriera ma soprattutto nella mia vita, ha significato tantissimo per me. Ci stiamo muovendo su più fronti, per definire le location ideali su Bologna per INVICTUS Academy. E non nascondo che, dal momento che oltre al Centro Minibasket ed al Settore Giovanile, puntiamo a organizzare tornei sia minibasket che giovanili di carattere nazionale e internazionale, oltre a eventi che coinvolgano il mondo delle scuole, come avviene in altri paesi, il mio sogno sarebbe quello di portare INVICTUS Academy al PalaDozza: il miglior impianto d'Europa, che ogni ragazzo dovrebbe poter visitare".

Link diretto alla news: https://www.invictuscamp.com/invictus-academy-parla-savic/

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