Il primo trimestre della stagione agonistica 2015/2016 è in archivio e Marco Sanguettoli analizza la situazione del settore giovanile della Benedetto 1964 con un occhio di riguardo alle sue due nuove squadre: gli under 13 (classe 2003) e gli under 14 (classe 2002).

La stagione 2015/2016 segna l’inizio di un grande progetto per la Benedetto 1964. Come valuti i primi tre mesi della stagione per il settore giovanile cestistico centese?
Il nostro progetto ha bisogno di tempo e la nostra aspirazione è quella di portare le nostre squadre a livello di Eccellenza. Con questo obiettivo in mente il nostro staff sta lavorando duramente per avere una didattica comune al fine di migliorare la qualità tecnica dei nostri atleti. In particolare lavoriamo costantemente sulla padronanza dei fondamentali, che sono basilari per il miglioramento e la crescita tecnica dei ragazzi, aspetto a cui dedichiamo grandissima attenzione e nei confronti del quale non si deve mai abbassare l’intensità di lavoro.
Il nostro impegno è volto ad insegnare ai nostri giovani tesserati i concetti base della pallacanestro nel miglior modo possibile, partendo già dagli ultimi anni di Minibasket, affinché essi siano pronti a confrontarsi, nel prossimo futuro, con squadre di alto spessore. Un’ulteriore problematica che stiamo affrontando in società riguarda il nostro bacino di utenza. Da questo punto di vista credo sia necessario ampliare l’area di reclutamento rispetto a quella attuale; allo stato attuale infatti i gruppi del settore agonistico non esprimono ancora il miglior risultato possibile dal punto di vista numerico, motorio, coordinativo oltre che prettamente fisico/atletico.

I tuoi gruppi hanno faticato ad ottenere risultati buoni in queste prime fasi della stagione, anche perché hanno dovuto affrontare avversari molto ben attrezzate. Come valuti il rendimento dei tuoi allievi sinora?
I campionati Elite per gli under 13 ed under 14 (si tratta di fatto del campionato d’Eccellenza per queste categorie, ndr) comprendono grandi realtà che hanno dimostrato di essere fisicamente e tecnicamente più avanti di noi e pertanto è difficile, oggi, esprimere una valutazione al lavoro dei due gruppi. Gli under 14 si stanno comportando egregiamente dal punto di vista dell’intensità e dell’applicazione ed è un gruppo che ha margini di miglioramento.
Va detto che nel nostro percorso abbiamo incontrato compagini che, pur non avendo una storia di pallacanestro importante come quella di Cento, possono schierare maggiore qualità e struttura fisica, poiché possono fruire di un bacino di utenza maggiore rispetto al nostro; questo è l’aspetto, ribadisco, su cui dobbiamo lavorare con grande tenacia ed attenzione al fine di poter reclutare sempre più aspiranti giocatori nel nostro vivaio. Sono certo che lavorando con serietà, determinazione e professionalità, supportati come siamo da uno staff societario serio e preparato, potremo gradualmente conseguire gli obiettivi che ci siamo posti.

Come trovi la partecipazione dei tuoi ragazzi?
I ragazzi sono sempre presenti e motivati. Dobbiamo lavorare sull’aspetto mentale, ma questo fa parte del processo di crescita dei ragazzi. Abbiamo reclutato qualche nuovo giocatore nei gruppi under 13 ed under 14 che si sta integrando bene ed in generale sono molto soddisfatto della partecipazione e della motivazione dei gruppi.
Per concludere, è giusto spendere alcune parole per le ottime prestazioni degli under 16, autori di un inizio di stagione notevole che ha permesso loro di portarsi in testa a pari merito nella classifica del campionato Elite.
Gli under 16 interpretano molto bene l’idea di giocare di squadra. Tutti i componenti danno sempre il loro contributo per conseguire la vittoria. Non ci sono “primedonne”, bensì c’è un collettivo molto affiatato in cui ognuno si rende utile e di questo va dato merito a Guido Pullega ed al suo staff che sta facendo un ottimo lavoro.

Ufficio Stampa Benedetto 1964

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