E' stato emanato l'atteso DPCM che disciplina la questione dei cosiddetti "impatriati" ovvero gli sportivi professionisti che sono stati portati in Italia con un regime fiscale agevolato dopo un appposito decreto del 2015. Come spiega Italia Oggi, è stato superato l'impasse che si era creato dopo la circolare 33/E dell'Agenzia delle Entrate dello scorso 28 dicembre, che pareva aver bloccato tutto.
Sono stati chiariti alcuni punti, in particolare che i versamenti saranno a carico dello sportivo, che dovrà anche inviare al dipartimento dello sport un apposito modulo in cui si comunica l'adesione a tale regime. Sono state fissate anche le scadenze per i redditi 2020 (30 giugno 2021) e 2019 (15 marzo).
Anche se non tutte le criticità sono state ancora appianate - in particolare in caso di mancato o errato versamento da parte dell'atleta ci sarebbe il decadimento dal beneficio, e quindi costi maggiori per il club - di sicuro si tratta di un passo avanti, che consente la piena applicabilità di una legge che ha permesso l'arrivo in Italia di sportivi di alto livello, per restare nel basket basti citare Milos Teodosic, Sergio Rodriguez o Marco Belinelli.


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