KONTATTO BOLOGNA

Ruzzier - voto 6 – (13pti, 5/6, 4/8, 0/5) - Non ha in mano le chiavi della macchina e si vede. Cerca di improvvisare, facendo più per sé che non per compagni, peraltro, poco propensi a proporsi.
Nikolic - voto 5,5 – (11pti, 2/4, -, 3/6) – Come un evidenziatore che non trova bene cosa evidenziare, e dovendo brillare di luce propria fatica a mettersi in evidenza. Lo fa solo, ad alti e bassi, nel finale.
Raucci - voto 5,5 – (3pti, -, 0/2, 1/1) - Una di quelle partite in cui non sa bene a chi accoppiarsi, perde il proprio centro di gravità permanente, continuando a vagar per selve oscure.
Mancinelli - voto 5 – (9pti, 1/1, 4/10, 0/3) – Stecca la prima in stagione, incaponendosi in area senza mai trovare il repertorio giusto. E ne esce un album con troppa roba skippabile.
Knox - voto 6,5 – (13pti, 1/2, 6/11, -) – Patisce la confusione attorno a lui, non viene attivato come ci sarebbe stato bisogno di fare, e alla fine non è che gli si possa attribuire poi chissà quale colpa.
Montano - voto 5,5 – (9pti, 1/2, 1/3, 2/6) – Solo flebili frustate, andando poi a sbagliare un appoggio di tutta speranza e faticando, nei momenti in cui ci sarebbe stato bisogno di maggior fosforo.
Campogrande - voto 5 – (0pti, -, -, 0/2) - Copriti, scopriti, gioca, rivestiti. Normale che prenda influenza e si perda per strada, non facendosi trovare pronto nel momento del bisogno.
Italiano - voto 5,5 – (5pti, 2/4, 0/2, 1/1) - Cinereo come il colore del bulbo, offre vitalità orizzontale, come solito, ma anche qualche dimenticanza difensiva che lo porta all’erosione del proprio minutaggio.
Gandini - voto 5,5 – (4pti, 2/2, 1/1, 0/1) - Non riesce a superare i limiti di un gregariato che necessiterebbe, forse, di qualche punta più acuta.


ANDREA COSTA IMOLA

Cohn - voto 6,5 – (10pti, 2/3, 1/4, 2/5) – Non sembra il regista a cui uno affidare la propria vita, ma alla fine fa 5 assist, 7 rimbalzi, e la porta a casa pure lui.
Ranuzzi - voto 6,5 – (8pti, -, 4/7, 0/2) – Tampona, appoggia e si fa appoggiare prima di uscire per falli.
Hassan - voto 7,5 – (19pti, 4/4, 0/1, 5/8) - Qualcosa contro la Fortitudo ce lo deve avere, perché ogni volta sono sempre triple, triple, triple. Pure oggi.
Hubalek - voto 5,5 – (5pti, 3/4, 1/2, 0/4) – Più presunzione che altro, forzando sempre e comunque.
Maggioli - voto 5,5 – (2pti, -, 1/1, -) – Irruenza giovanile, troppi falli. Non è più giovane? Irruenza e basta, solo 9’ giocati e 5 fischiate.
Tassinari - voto 7 – (7pti, -, 2/2, 1/2) - Emerge per giocare e vincere il proprio derby personale, punti preziosissimi.
Prato - voto 7 – (15pti, 8/8, 2/5, 1/4) – L’argentino giusto, ex Fortitudo, ce l’ha Imola, senza andare a pescare da recenti gare olimpiche. La apre in due.
Preti - voto 6,5 – (3pti, -, -, 1/1) – Risponde presente.
Borra - voto 6,5 – (5pti, 3/5, 1/4, -) – Non abbassa la guardia e mostra i muscoli.



VERBA MANENT

Boniciolli - Fatti i dovuti complimenti a Imola, che ha vinto tenendo sempre le redini della partita, cambiando difese e meritandola, io devo dire alcune cose. Combattività ed impegno non sono mai venute meno, e questo per un allenatore è già l’80% della fiducia nella sua squadra. Gli osservatori più superficiali possono pensare, e io sono d’accordo con loro, che la pessima percentuale da tre punti e quella ancora peggiore ai liberi siano stati decisivi nella sconfitta. Ma non è stato questo: i problemi sono stati ingenuità difensive gravissime per il livello a cui vorremmo arrivare. Come un errore di Italiano su Ranuzzi, o altre finte di tiro in cui siamo caduti. E gare come queste si decidono sui dettagli. Un altro particolare, detto per farvi capire e non per colpevolizzare dei singoli: Campogrande, su Prato, sa che avrebbe dovuto cambiare, non lo fa, tripla. E sono cinque punti. Altre finte prese e cesti da pirla, ed è difficile pensare di tenere Imola sotto i 74 in casa: puoi anche non segnare sempre i liberi in una gara non positiva, ma se salti sulle finte come al minibasket, se non cambi in difesa come ci eravamo preparati, allora una partita non chiusa (il vantaggio di Imola mi è sembrato, senza giudizi, un po’ fittizio) conta. Ora andiamo avanti, pregando che Ruzzier nell’ultima azione non si sia rotto la mano, dopo essere caduto nell’ultima azione. Se fosse così, con Candi fuori, siamo nei problemi. E se qualche testa di cazzo dice che io mi lamento degli infortuni, mi auguro che cada da un ponte. In questo campionato c’è un campionato pazzesco, Imola è una gran squadra e aveva la metà dei nostri punti in classifica: noi siamo responsabili del nostro destino, e dobbiamo alzare la qualità mentale delle nostre prestazioni. E’ un peccato, per piccoli dettagli, vanificare gli sforzi. Ma prego per la mano di Ruzzier. Ultimo dettaglio: io mi vanto, e l’ho detto anche alla riunione arbitri-allenatori fatta a Bologna con la presenza del presidente Petrucci, di aver rispettato gli arbitri da sempre al punto che non so come si chiamano. La prassi è quella di preoccuparsi di avere fischietti casalinghi o meno, io invece nemmeno so il loro nome. Noi abbiamo perso meritatamente, ma credo che una partita di questo livello tecnico, tattico, fisico e agonistico, avrebbe avuto bisogno di tre arbitri migliori di questi. E’ la prima volta in due anni di A2 che mi lamento, non l’ho fatto nemmeno quando l’anno scorso sono stato espulso senza essere stato poi squalificato. Questo è uno sport di contatto, gli allenatori che si lamentano dovrebbero andare a giocare a pallavolo, ma qui servivano arbitri più lucidi. Chiaro, c’è chi sbaglia liberi e chi le fischiate, ma per essere più sereni servirebbe più attenzione. Partendo dal presupposto che noi, l’anno scorso, abbiamo fatto quello che abbiamo fatto, con molti esordienti, difendendo forte. So che molti allenatori, in quella riunione, si sono lamentati. Eppure tutte le squadre, dalla Virtus all’odierna Imola, difendono energicamente: sono orgoglioso di aver fatto bene con una squadra che non costava tanto, ora pressano tutti, ma questo è un gioco di contatto e, appunto, i contatti vanno accettati se non vanno a discapito del cilindro dell’attaccante, altrimenti diamoci a bagher e schiacciate.

Ticchi - Pubblico, atmosfera, grande avversaria, è una vittoria che gratifica in un momento in cui i due punti erano molto importanti. Grande prestazione, li abbiamo limitati difensivamente, per la prima volta ho visto i ragazzi per 40’ attenti e concentrati. Potevamo aspettarci il loro ritorno, ma eravamo anche molto stanchi. Problemi di falli nei lunghi, bravo Borra a gestirsi, questo ci ha un po’ condizionato, ma siamo riusciti a limitarli dall’arco e non abbiamo concesso gli uno contro uno a cui sono abituati. Abbiamo faticato fisicamente, ma ci è stata utile la lezione di mercoledì, quando avevamo fatto bene nel primo tempo contro Treviso e poi eravamo calati. Hubalek? Problemi di falli, ma si vede che fa fatica negli automatismi: deve ancora pensare a cosa fare, quando noi dobbiamo pensare il meno possibile. E alla fine era veramente stanco, deve recuperare. Tutte le tifoserie dovrebbero essere gemellate, oggi nessun coro contro gli avversari, bellissima festa di sport.

Le parole di Ticchi e Boniciolli nel video realizzato da Laura Tommasini di Sportpress



GIOVEDÌ 22 DICEMBRE FORTITUDO IN AMICHEVOLE A SIENA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE