Domani contro Sassari la Virtus ritroverà Simone Fontecchio, che tornerà in campo dopo un mese esatto di stop. L’infortunio alla caviglia risale infatti al 26 dicembre a Pesaro. Il Resto del Carlino ha intervistato l’ala pescarese classe 1995.

Ecco le sue parole: Non sarò nel pieno della forma e per esserlo avrò bisogno di qualche partita, ma intanto la caviglia sinistra non mi dà più problemi. Sto bene e posso dare il mio contributo alla squadra in una partita che per noi sarà molto dura.

Com’è la Granarolo vista da fuori? La cosa che mi ha più colpito è come i miei compagni siano stati bravi a sopperire alla mia assenza. A Roma la Virtus si è presentata senza di me e senza Allan Ray eppure ha giocato una buona partita, soprattutto in difesa. Chi conosce la pallacanestro sa che quando si è in difficoltà una delle prime che rischia di andare in crisi è l’atteggiamento difensivo, invece i miei compagni sono stati bravi a mantenerlo.

Perchè Ray è così importante per noi? Allan è un leader e come tutte le persone che hanno carisma non ha bisogno di tante parole per farti capire le cose. Anagraficamente è il più vecchio di tutti, ma si allena come se fosse uno dei più giovani. Se ogni tanto si prendesse qualche pausa nessuno gli direbbe nulla, eppure lui lavora come se non gli fossero consentite. E’ un tipo che scherza tranquillamente, ma quando deve dire qualcosa di importante sa come catturare l’attenzione senza urlare.

Ci siamo mai sfidati al tiro da tre? E’ capitato che tirassimo insieme, ma gare vere e proprie non ne abbiamo mai fatte. Ci concentriamo solo su quello che ognuno di noi sa che deve fare.

Sassari basa la sua forza sull’attacco? Quando hai cinque giocatori che vanno in doppia cifra ogni partita, quando sei il primo attacco del campionato con quasi il 40% da tre allora puoi permetterti qualche distrazione difensiva. Noi non abbiamo tutto questo e per fermarli dovremo mettere in campo ancora più energia rispetto al solito.

Impressioni su Juvonte Reddic? Insieme abbiamo fatto solo un paio di allenamenti per cui non ho sufficienti elementi di giudizio. L’ho visto nello scrimmage contro Pesaro e mi è sembrato un giocatore molto tosto che farà sentire il suo peso sotto canestro. Ha voglia di fare molto bene e penso ci riuscirà.

La squadra può ambire a un traguardo superiore alla salvezza? Sinceramente questo lo potremo dire solo da metà girone di ritorno in poi. Il nostro obiettivo rimane ottenere la permanenza in serie A il prima possibile, quindi tutte le partite per noi devono essere vissute come una vera occasione per fare punti. Le eventuali valutazioni successive le faremo una volta che saremo certi della salvezza.

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