La stagione della Fortitudo 2022-23 è ufficialmente partita nella palestra Furla, dove è stato anche presentato l’accordo triennale per il marchio tra Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 e la Casa Madre SG Fortitudo.
Le parole degli intervenuti.

Andrea Bianchini presidente SG Fortitudo - Come padrone di casa do il benvenuto a Fortitudo Pallacanestro, al presidente Di Pisa, a coach Dalmonte, squadra e staff. Per noi avere il loro raduno qui è un’occasione importante, che sancisce il nuovo corso del rapporto tra SG e Fortitudo Pallacanestro, che è poi una storia unica. Tutti i grandi giocatori della storia Effe hanno giocato qua, questa palestra è la storia della Fortitudo. Vuole essere l’inizio di un nuovo corso. E’ stato un percorso travagliato, ma abbiamo raggiunto l’accordo per il logo, abbiamo finato un accordo triennale. Fortitudo Pallacanestro potrà utilizzare l’Aquila. Un accordo soddisfacente, dove ognuno di noi ha lasciato sul piatto qualcosa perché si potesse fare. Ognuna delle parti si è avvicinata alle esigenze dell’altro. Io ne sono molto contento, Fortitudo Pallacanestro è un veicolo importante per la valorizzazione del nostro marchio. La collaborazione per me non deve limitarsi a questo, ne ho parlato con Valentino. Il mio obiettivo è fare un settore giovanile unico. Abbiamo le capacità tecniche, organizzative ed economiche per farlo. Per me deve essere l’obiettivo, trovando i giusti accordi ed equilibri.

Valentino Di Pisa, presidente Fortitudo Pallacanestro 103 - Per me è una grande soddisfazione sancire l’accordo raggiunto, ma non solo per questo, ma perché è la prima testimonianza di un nuovo corso che Fortitudo 103 ha intrapresa. E’ la scommessa e l’impegno per cui io sono stato chiamato. Sono stato nominato il 24 luglio, sono in carica da pochissimo. Quando mi è stato chiesto da Muratori ero molto dubbioso, poi ho letto un articolo in cui si leggeva che la situazione Fortitudo era drammatica, e allora ho detto “ci sto”, mi sono arrabbiato e ho pensato che questa cosa andava portata a casa. E’ un impegno che ho preso personalmente. Tutti i giocatori fanno parte di un progetto, e bisogna creare un grande feeling con la città e i tifosi. Dipende da noi. Non dirò che andiamo in serie A, anzi bisogna creare un ambiente tranquillo e non fare il passo più lungo della gamba. E’ importante dare l’anima a ogni partita e trasmettere ai tifosi lo spirito Fortitudo. Io faccio parte del Consorzio, oggi siamo 32-33, dobbiamo crescere, e per questo serve creare un clima tranquillo attorno a società e squadra. Così i consorziati diventeranno 100. Il nostro obiettivo è creare tranquillità, serenità e sicurezza. Mi pare che in 10-15 giorni non si potesse fare di più. L’importante è lavorare con serenità. Obiettivi? Uno, consolidare il rapporto con città e tifosi e creare entusiasmo. Due, andare avanti con il business plan, saldare impegni pregressi molti dei quali già sanati. Per passare a un livello superiore e farlo bene serve accrescere la base societaria.
Sponsor? Kigili ha riconfermato, sarà main sponsor ancora. Abbiamo altre aziende che stanno chiudendo. La campagna abbonamenti la apriremo ai primi di settembre.
Da domani i ragazzi si alleneranno presso il CUSB, che ringrazio per la disponibilità.


Luca Dalmonte, allenatore Fortitudo Pallacanestro 103 - E’ un momento con un doppio valore. Il nostro raduno, la bandiera a scacchi sulla nostra stagione. E’ un momento in cui si è aperto un dialogo tra le due società, che hanno voluto fortemente timbrarlo e firmarlo sottraendosi qualcosa. Il momento è differente rispetto a ieri, un’idea differente su come approcciarsi come società. Muratori me l’ha trasmessa dal primo incontro. Trasparenza, idee chiare e un obiettivo ben pianificato. Ho accettato con grande orgoglio. Ascoltando Muratori ho avuto una percezione differente rispetto a ieri. E con la frequentazione quotidiana col presidente ho avuto delle conferme. Il domani vuole essere differente. Ho parlato coi giocatori e ho percepito il desiderio e volontà di far parte di questo nuovo oggi. Noi dobbiamo essere il supporto agli obiettivi delle società. Significa farci vedere con la faccia giusta in ogni momento dentro al campo, spendendo tutto noi stessi. Non ho dubbi che i ragazzi lo faranno, per motivazioni personali e di squadra. Alla nostra gente chiedo solo di essere partecipi nel guardarci, non chiediamo nient’altro. Vogliamo dimostrare tutto nel quotidiano, che non è solo la domenica. Approfitto per dire che sono molto orgoglioso sia della squadra che del gruppo di lavoro creato, oltre a Matteo Angori e Matteo Tasini abbiamo portato dentro Renzo Colombini che per me è un fuoriclasse , integrando il dottor Stefano Quadrelli. Sono orgoglioso dello staff, e nello staff metto anche Andrea Tedeschi, che sono felice di avere.
Di under a disposizione non ce n'erano. La squadra era nella mia testa e abbiamo centrato tutti gli obiettivi. Sei esterni, Nazzareno lo consideriamo esterno al 100%. E cinque lunghi. Questo significa avere sana competitività tra di loro, che determinerà un miglioramento della squadra. C'è uno squilibrio, anche se non così accentuato.

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