La lunga pausa del campionato - tra Final Eight e Nazionale - sembra essere l'occasione per la risoluzione delle due questioni societarie ancora sospese in serie A, ovvero Torino e Cantù, mentre Avellino sembra da tempo aver risolto o comunque limitato i problemi autunnali.

A Torino sono giorni chiave per il passaggio di proprietà della società dalla famiglia Forni al gruppo Leonis. Sono i giorni delle due diligence e anche se non è mancata qualche schermaglia tra le parti ora pare tutto appianato, anche grazie all'intercessione della FIAT. Secondo Tuttosport si punta a chiudere a brevissimo, anche perchè lunedì 18 ci saranno i controlli Comtec, ed è assolutamente necessario trovare 250mila euro per non rischiare prima una multa (se il pagamento avverrà in ritardo fino a 5 giorni) e poi punti di penalizzazione.
Nel caso saltasse tutto, pare esserci una cordata torinese interessata.

A Cantù sembra invece che l'accordo tra Gerasminko e il gruppo italo-americano sia fatto. L'attuale patron avrebbe accettato di vendere la società sportiva e i terreni del Pianella per 800mila euro, a cui poi i compratori dovranno aggiungere circa un milione e 600mila euro per ripianare i debiti e finire la stagione. L'accordo è stato raggiunto grazie alla mediazione di due politici. Nicola Molteni, deputato leghista e sottosegretario agli Interni ha messo in contatto le parti, e i compratori sono rappresentati - da Ylenja Lucaselli, avvocato e parlamentare di Fratelli d'Italia. La Lucaselli, che è venuta allo scoperto parlando sul Corriere di Como, è Global Advisor di Southern Glazer's Wine & Spirits, che dovrebbe essere il "socio" americano del consorzio Tutti Insieme Cantù.
Lunedì dovrebbe esserci la firma dal notaio: Gerasimenko cederà a Tutti Insieme Cantù e poi si formerà un consorzio di imprenditori, nel quale gli americani dovrebbeo avere una parte preponderante.
Anche qui i tempi sono molto stretti: vista l'imminenza del controlli Comtec bisognerà intervenire subito con un'iniezione di capitali per scongiurare punti di penalizzazione e fughe di giocatori, dato che Udanoh si era già accordato con Avellino, prima che Gerasimenko facesse saltare tutto alzando il prezzo del buyout.

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