Scollinato il tour enogastronomico nei Paesi Baschi, e con la speranza che la mazzata di Bilbao non sia andata a strozzare nella culla quel barlume di neonata autostima figlia delle due vittorie in campionato, la Fortitudo torna nei patri confini con davvero poche cose su cui avere garanzie. D'altronde è dura averle, dato che in Coppa hanno giocato - per forza o per amore - giocatori che un giorno sì e uno anche leggono di possibili spostamenti, ed è normale che l'equilibrio non sia poi tanto. Poi c'è Totè che con il foglio di via ha sciorinato partitoni, e altri che restano in un limbo che non è esattamente il modo per far cambiare idea ad eventuali progetti di trasferimento. Ma così è, e quando una stagione è storta, storta rimane.

Se non altro l'italoclassifica non piange più come due settimane fa, e questo tanto male non è anche se è difficile capire come 'sto campionato si dipanerà da qui in poi. E quindi si potrà giocare contro la Reyer, di certo favorita, senza quel disperato bisogno di punti che c'era, per esempio, alla vigilia di Cremona. Certo, ci fosse una situazione infortunati meno drammatica, ci fosse stata una Bilbao meno turistica e maggiori sicurezze su chi e quando arriverà a supportare questo fin troppo confuso cast, allora tutto andrebbe un pochino meglio. Ma così è, se vi pare.

Venezia, quindi. Fino a prova contraria è ancora la squadra campione d'Italia in carica, anche se le bolge del giugno 2019 sembrano far parte del Medioevo, visto quanto successo nel frattempo. De Raffaele sta facendo una fatica boia, quest'anno, con il Covid che lo ha costretto a partite dove forse ci mancava solo che andasse pure lui in campo, ma intanto con Varese, domenica scorsa, è tornata la vittoria italica dopo quattro sconfitte di fila, vittoria poi replicata nel recupero di mercoledì con Trieste. Difficile quindi valutarne il rendimento, in un roster dove ne sono già andati in campo 17 tra cui il neoarrivato ex Luca Campogrande. Solo 3 fin qua i sempre presenti (Fotu, Chappell e Casarin), altrimenti entrate ed uscite a seconda della disponibilità. In una squadra non particolarmente modificata dalla passata stagione allora ci sarà da stare attenti ai soliti noti: Daye, Watt, Tonut, Bramos (appena diventato il reyerino con più presenze in assoluto) e Stone, e l'ex Treviso Fotu. Scorso anno fu un'apoteosi per la Effe alla prima casalinga in A1 dopo anni e anni, e magari a Venezia se lo ricorderanno.

(Foto BCL)

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